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Angels Pesaro 14, Briganti Napoli 16

Questione d’esperienza. Vincere certe partite dipende davvero da quanta se ne ha sulle spalle: e i rinnovati Angels, 35 sui 45 elementi della squadra sono giovanissimi, devono ancora divorare qualche yard per pagare lo scotto della serie A2.


Angels Pesaro - Briganti Napoli, Lenaf 2012

Questione d’esperienza. Vincere certe partite dipende davvero da quanta se ne ha sulle spalle: e i rinnovati Angels, 35 sui 45 elementi della squadra sono giovanissimi, devono ancora divorare qualche yard per pagare lo scotto della serie A2. Così l’esordio contro i Briganti finisce col rammarico di chi sa che un approccio più deciso avrebbe potuto indirizzare diversamente la gara. Apre le danze proprio la formazione partenopea portandosi sull’8-0. Pronta la reazione dei pesaresi, che vanno in touch-down col veterano Angeloni. I Ranocchi hanno fretta di impattare, ma la trasformazione da due punti fallisce e il punteggio rimane sull’8-6. La difesa gialloblù non tiene e arriva un’altra segnatura degli ospiti che allungano poi a 16-6 con un’altra trasformazione. A quel punto viene fuori la rabbia e gli Angels cominciano a mordere: ma il touch-down di Frazzeto viene annullato per un fallo allo scadere del primo tempo. Dagli spogliatoi torna fuori una truppa determinata a non arrendersi. Ci riprovano esattamente con lo stesso schema: lancio perfetto del qb Terenzi ancora per Frazzetto che realizza il 16-12, quindi va a segno anche la trasformazione del 16-14. “A quel punto ho creduto davvero che l’avremmo ribaltata – ammette Pippi Moscatelli, all’esordio come head coach – ma ci è mancato un pizzico di cinismo. Soddisfatto no, perché la sconfitta non ti lascia mai questa sensazione, ma contento della reazione nel 2° tempo sì. Questo gruppo è acerbo ma vedo grosse potenzialità e margini di miglioramento.

fonte Uff. Stampa Angels Pesaro

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