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Delfini con l’abito da sera: Dolphins @ Texans preview

Una dura sfida attende i Dolphins giovedì notte, quando faranno visita agli Houston Texans, una squadra al momento in grande spolvero.

Dolphins @ Texans preview - NFL week 8

Gli americani, amanti delle sigle, lo chiamano TNF – ovvero Thursday Night Football – ed è l’anticipo settimanale giocato il giovedì sera (notte in Italia) nella National Football League. Pur non godendo del prestigio  di cui possono fregiarsi i posticipi domenicali o quello del lunedì notte, spazi i quali solitamente ospitano i big match di lega, si tratta comunque di una occasione di giocare davanti agli occhi di tutto l’universo degli appassionati di football, dal momento che non vi sono altri match concomitanti. Il fatto di scendere in campo soli, di potersi sfidare in primetime come dicono in inglese, è spesso un’importante leva psicologica per le franchigie che si affrontano.

Chissà che non sia questo il caso anche per i Miami Dolphins, che nel TNF della week 8 affronteranno a Houston i Texans padroni di casa.

Texans sugli scudi

E’ un ottimo momento per gli Houston Texans, reduci da 4 vittorie consecutive dopo un pessimo inizio di stagione segnato da 3 sconfitte consecutive nelle prime tre gare. L’attacco si sta ritrovando, guidato da due giocatori tanto abili quanto divertenti da guardare come il mobile QB DeShaun Watson, sempre più vicino agli eccelsi livelli della scorsa stagione, quando nelle prime giornata dominò giocando a livelli da veterano, pur affrontando la sua prima stagione nella NFL, prima di dover abbandonare la campagna a causa di un infortunio che lo tolse dai giochi per la restante parte del campionato, e il suo obiettivo preferito, il WR con il numero 10, l’elettrico DeAndre Hopkins. Osservato speciale nella offense di Houston è anche Will Fuller V, velocissimo ricevitore che sa farsi soffrire sui lanci medi e lunghi. Da segnalare anche la buona prestazione, qualche giorno fa, nella partita domenicale, del RB ex Dolphins Lamar Miller, sicuramente non il giocatore più continuo della lega, ma che ha un buon talento. Qualcuno tra chi legge ricorderà una sua corsa in TD da 99 yards, con la maglia bianca e verde acqua di Miami, probabilmente ancora il miglior momento della sua carriera.

La difesa è, sulla carta, ancora più talentuosa dei suoi compagni che giocano in attacco, con nomi come J.J. Watt, uno per il quale non spenderò neanche una parola, dal momento che se masticate di football – e se frequentate questo sito suppongo lo facciate – non potete non conoscerlo, lo sfortunato campione Jadeveon Clowney, uno che potrebbe essere il Khalil Mack di Houston se non passasse più tempo in infermeria che sul campo da gioco e una delle acquisizioni a mio avviso più importanti della scorsa offseason, seppure non se ne sia parlato tanto, quella di Tyrann Mathieu, la S che a Glendale faceva sfaceli con la maglia dei Cardinals e ora sembra essersi un pò smarrito, ma che sa accendersi e dominare le partite, quando è in giornata.

I Texans hanno le qualità per arrivare ai playoff vincendo la propria division, quella AFC South che ad inizio stagione appariva come terreno da caccia esclusivo dei Jacksonville Jaguars, ma ora mica più tanto. Sarebbero davvero contenti di potersi avvicinare a questo traguardo aggiungendo una vittoria contro Miami.

Dolphins in emergenza

Naturalmente ci si riferisce all’emergenza infortuni. Giovedì notte mancheranno, contemporaneamente, il QB titolare Ryan Tannehill, i due migliori ricevitori Kenny Stills e, soprattutto, Albert Wilson, uno che in questa stagione ha fatto molto più per la squadra che ricevere palle ma ora corre il rischio di tornare a correre sul campo solo il prossimo anno, e ci sarà da assistere ad un nuovo capitolo della telenovela DeVante Parker, con il giocatore che continua ad insistere di essere prontissimo per giocare, Adam Gase che afferma di non vederlo ancora in condizione, recuperato dall’ultimo dei suoi 1000 infortuni, e l’agente del ricevitore che ha recentemente esternato come ci sia qualcosa di maleodorante a Miami. A questi vanno aggiunti anche gli infortunati in difesa, come Charles Harris T.J. McDonald. Tutte le squadre hanno numerosi infortunati a questo punto della stagione, ma con i Fins il fato è stato particolarmente crudele.

Dovranno farsi carico del peso offensivo i due RB Frank Gore e Kenyan Drake, mentre Brock Osweiler dovrà mettere in cascina un’altra partita concreta se la squadra vorrà dire la sua e, soprattutto, servirà che la difesa giochi come sa, dimenticando immediatamente la quanto meno opaca partita di domenica contro i Lions, dove l’unità è apparsa troppo a lungo inconsistente. Altra chiave di lettura del match sarà la prestazione dello special team: chissà che Matt Haack e Jason Sanders, i due addetti ai calci (punter il primo e kicker il secondo) non riescano a rendere difficile la vita all’attacco di Houston. E magari Jakeem Grant, pressochè sempre costretto alla fair catch nelle ultime due gare casalinghe, riuscirà a regalarci qualche bella corsa per donare all’attacco posizioni di partenza vantaggiosa, avremmo molto bisogno di qualche sua invenzione.

Difficile non vedere favoriti i Texans, dato il loro particolare momento di forma e il fattore campo. Questa è però una partita che i Dolphins, se saranno in grado di sopperire alle loro numerose defezioni, potranno giocarsi apertamente. Certo, doveva essere questo il caso anche contro Detroit e abbiamo poi visto come sia andata. Forza Dolphins.

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