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NFL Power Rankings 2018 – week 9
I Rams superano anche i Packers e si mantengono imbattuti. Continua anche la corsa dei Chiefs, mentre nella NFC cadono i Vikings per mano dei Saints.
I Rams superano anche i Packers e si mantengono imbattuti. Continua anche la corsa dei Chiefs, mentre nella NFC cadono i Vikings per mano dei Saints. Nessun problema per i Patriots a Buffalo. In fondo, disastro su tutta la linea per i Raiders.
#1 (=): Los Angeles Rams (8-0-0) – Rimediano ad un brutto primo tempo, nel quale la difesa dei Packers sembra avere trovato la chiave per fermare Goff & Gurley, con un secondo tempo più deciso ed anche con l’aiutino della sciocchezza di Ty Montgomery che costa il turnover decisivo ai Packers. Battere Aaron Rodgers, comunque, resta pur sempre una prova di forza. E ora la trasferta di New Orleans si prospetta decisamente come la partita clou della nona giornata.
#2 (=): Kansas City Chiefs (7-1-0) – Lo show della banda guidata da Mahomes non si ferma, anche se il risultato con i Broncos indica che qualche difficoltà (soprattutto nella prima frazione) non è mancata.
#3 (=): New Orleans Saints (6-1-0) – Servono ai Vikings la vendetta del Divisional Playoff dell’anno scorso e si presentano con tutta l’inerzia di questo mondo al big match casalingo contro i Rams. Sarà finalmente Drew Brees colui il quale metterà fine all’imbattibilità dei Rams?
#4 (=): New England Patriots (6-2-0) – I Bills non sono certamente l’ostacolo più duro che ci sia di questi tempi, ma dopo un primo tempo molto equilibrato i Patriots hanno dovuto fare sul serio per portarsi a casa una vittoria molto importante prima del secondo match più atteso della Week 9, ossia il confronto casalingo contro i Packers.
#5 (=): Carolina Panthers (5-2-0) – Molto netta sia nel punteggio che nel gioco la vittoria sui Ravens. Restano in scia ai Saints, in attesa di capire se potranno approfittare di un qualche loro passo falso (chissà non sia la volta buona questa domenica per mano dei Rams, sempre che Carolina faccia il suo contro i Buccaneers).
#6 (+2): Los Angeles Chargers (5-2-0) – Approfittano, inevitabilmente, dei problemi altrui e fanno un passo in avanti pure in una domenica in cui non giocano. Se non fossero offuscati dalla stella dei Chiefs nella propria divisione, potremmo tranquillamente vederli fra i teams più accreditati della AFC East.
#7 (+2): Pittsburgh Steelers (4-2-1) – Si sbarazzano dei Browns e confermano, oltre alla propria leadership divisionale, anche di essere in chiara crescita. Come al solito, se continuano con questi progressi, il loro talento, la loro abitudine a competere ad alti livelli e la loro esperienza possono farne un candidato importante a fare molta strada nei playoff.
#8 (+3): Washington Redskins (5-2-0) – Sicuramente bello vedere un Adrian Peterson, che si merita la nostra copertina settimanale, quasi ringiovanito (26 carries, 149 YDS, 1 rush TD, 1 rec, 7 YDS, 1 rec TD per lui contro i Giants) alla guida di un attacco senza fronzoli ma molto concreto. La sfida interna contro i Falcons, oramai alla semi-disperazione dopo un inizio molto al rallentatore, potrà dire di più sulle reali ambizioni della franchigia della capitale.
#9 (+5) Houston Texans (5-3-0) – Come specifichiamo spesso, la posizione nei nostri power rankings non necessariamente riflette il valore assoluto di una squadra, ma piuttosto il momento ed il rendimento. Dopo uno 0-3 iniziale, i Texans hanno inanellato 5 vittorie di fila e si sono insediati al vertice della AFC South. Giusto abituarsi all’idea che meritino uno spot nella Top 10.
#10 (=): Cincinnati Bengals (5-3-0) – Con fatica e sudando sette camicie, portano a casa un preziosissimo successo sui Buccaneers, indispensabile per mantenere il passo degli Steelers in ripresa. Ed ora il bye arriva al momento giusto per riposare e lavorare sulle debolezze emerse in questa prima metà di stagione.
#11 (+4): Philadelphia Eagles (4-4-0) – “Sbancano” il campo neutro di Londra, superando i Jaguars in fase di affondamento. Anche per loro potrebbe essere un po’ alta questa posizione ma i campioni in carica, specie quando dimostrano di sapere ritrovare lo spirito di lotta, non possono assolutamente essere ritenuti fuori dai giochi.
#12 (-6): Minnesota Vikings (4-3-1) – D’accordo, la difesa è l’ombra di ciò che era l’anno scorso (e che tutti si aspettavano che fosse), però perdere contro i Saints non deve esagerare i drammi e comunque la NFC North resta ancora aperta a qualsiasi scenario.
#13 (+4): Chicago Bears (4-3-0) – Ritornano al successo sui Jets ma non dà segni di demordere un certo diffuso scetticismo nei confronti di Trubisky. Ciò detto, per quanto continuiamo a vedere almeno i Vikings superiori ai Bears, il miglioramento rispetto all’era Fox è palese. A Buffalo una gara che vincere è un must, anche a costo di fare riposare per un’altra domenica Khalil Mack e risparmiarlo per le sfide divisionali.
#14 (-7): Green Bay Packers (3-3-1) – Il problema non è tanto perdere sul campo dei Rams, né se vogliamo il come (la sciocchezza di Ty Montgomery che vuole ritornare un kickoff dalla propria end zone con poco più di due minuti sul cronometro, perdendo un fumble sul ritorno si è assolutamente resa meritoria dello scambio che l’ha spedito a Baltimore…e poteva andargli peggio). Il nocciolo del problema è la scarsissima disciplina che la squadra dimostra in troppe circostanze. La responsabilità della quale, sia chiaro, ricade in toto sul solo Mike McCarthy.
#15 (+5): Seattle Seahwaks (4-3-0) – Francamente non è ancora passato del tutto lo scetticismo (e anche un po’ lo stupore dovremmo dire) che circonda i Seahawks, però non si può non ammettere che continuando così (e tenendo conto di certi limiti di vari concorrenti diretti) i ragazzi di Pete Carroll possono giocarsi la possibilità di guadagnare una quanto mai inattesa wild card.
#16 (-4): Baltimore Ravens (4-4-0) – Forse come al solito i commenti sui Ravens si possono sintetizzare in una frase: difesa forte (anche se sicuramente non ai livelli delle difese dominanti dei tempi di Ray Lewis) e attacco fiacco (ogni gioco di parole con Flacco non è puramente casuale).
#17 (-4): Miami Dolphins (4-4-0) – Niente da fare nel Thursday Night della Week 8, che si risolve con una discreta batosta per mano dei Texans. Purtroppo per loro, la strada per competere nella AFC East con gli onnipotenti Patriots resta ancora assolutamente tortuosa.
#18 (=): Dallas Cowboys (3-4-0) – Un bye che non cambia niente, se non il vantaggio che i Redskins stanno accumulando sugli avversari nella NFC East.
#19 (=) Tennessee Titans (3-4-0) – Si potrebbe usare la stessa frase usata per i Cowboys, rimpiazzando “Redskins” con “Texans” ed “NFC East” con “AFC South”.
#20 (-4): Detroit Lions (3-4-0) – Che dire, una sconfitta casalinga contro i Seahawks non è precisamente in linea con quanto circolava nelle radio del Michigan (ascoltato con le proprie orecchie da chi vi scrive) il lunedì prima delle partita, all’indomani della vittoria di Miami, ossia discorsi (alquanto infondati) sulla possibilità che i Lions fossero la squadra da battere nella NFC North…
#21 (=): Atlanta Falcons (3-4-0) – Avranno fatto buon uso del bye per preparare al meglio la difficile trasferta di DC? Una sconfitta ad opera dei Redskins chiuderebbe quasi del tutto, alla luce del rendimento di Saints e Panthers, le porte ad un recupero in chiave corsa ai playoff.
#22 (+2): Tampa Bay Buccaneers (3-4-0) – Sicuramente la partita di Cincinnati li ha visti sfiorare una vittoria sorprendente ma da sola non basta a spiegare questo avanzamento. Per capirlo meglio, leggete come sono andati gli altri che seguono alle spalle dei Bucs…
#23 (=): Cleveland Browns (2-5-1) – La sconfitta senza alibi di Pittsburgh non li fa retrocedere solo in virtù del tardivo ma legittimo, forse anche doveroso, provvedimento della dirigenza che finalmente dà il benservito a Hue Jackson, uno degli head coach più perdenti nella storia della lega. Metà stagione sotto la guida di Gregg Williams sarà sicuramente un ottimo banco di prova per chi dovrà lottare per meritarsi la conferma per l’anno prossimo.
#24 (+3): Indianapolis Colts (3-5-0) – Vincere sul campo dei Raiders in questo momento non è prova di niente ma per una squadra che sta ricostruendo una propria identità con un nuovo head coach (parole, a proposito, che dovrebbero valere anche proprio per i Raiders…dovrebbero…) è pur sempre una W da mettere in cascina.
#25 (=): Denver Broncos (3-4-0) – Non demeritano oltre modo a Kansas City e anzi il primo tempo si rivela abbastanza equilibrato ma alla fine il risultato rispecchia nient’altro che il loro valore attuale rispetto ad una squadra che ha tutto per andare al Super Bowl.
#26 (-4): Jacksonville Jaguars (3-5-0) – Lo so, stiamo diventando troppo severi nei confronti di una squadra che probabilmente dovrebbe stare nella top 3 malgrado i continui disastri…ma siccome i disastri non si fermano, li mettiamo al purgatorio, sul confine con l’inferno. Il tempo di rimediare francamente non manca, ma la domanda è: Doug Marrone ha ancora in mano il suo spogliatoio?
#27 (-1): New York Jets (3-5-0) – Perdono senza disonore a Chicago ma non si dimostrano mai in partita. Ancora lunga la strada per Sam Darnold e compagni.
#28 (=): Buffalo Bills (2-6-0) – Molto gagliardi per tre quarti di partita contro i Patriots nel palcoscenico del Monday Night ma è chiaro che qualcosa (molto) il front office lo abbia sbagliato per mettere in campo un prodotto così scadente dopo avere avuto fra le mani una squadra che, pur senza lasciare a bocca aperta, l’anno scorso era comunque arrivata ai playoff.
#29 (=): San Francisco 49ers (2-7-0) – La sconfitta di Arizona è da piangere ma per fortuna il derby della Bay Area nel Thursday Night ha offerto loro una pronta occasione di riscatto sui derelitti Raiders. E che partita del QB debuttante Nick Mullens (16/22, 262 YDS, 3TD, 151.9 QB rating)!
#30 (+1): Arizona Cardinals (2-6-0) – Assaporano una vittoria importante per il morale contro un rivale divisionale come i 49ers e cominciano a vedere, pur fra le fisiologiche difficoltà del caso, qualcosa di interessante anche da Josh Rosen. Una piccola soddisfazione in una stagione costellata di delusioni nella lunga strada per ricostruire una squadra competitiva.
#31 (-1): New York Giants (1-7-0) – Anche contro i Redskins, tanto per cambiare, niente da fare. Continua la sofferenza dei Giants, i cui tifosi devono avere pazienza, molta pazienza, dato che siamo solo al giro di boa di questa sfortunata stagione.
#32 (=): Oakland Raiders (1-7-0) – Difficile trovare parole per definire la situazione (orrenda) dei Raiders. Meglio lasciare che le trovi un coach dalla lingua molto lunga come Gruden, in attesa che (magari un po’ prima della naturale fine del suo decennale contratto da 100 milioni…) mostri anche qualche fatto concreto che dia speranza alla Raider Nation di potere tornare a vincere dopo qualche decennio dall’epoca d’oro di Al Davis.
Autore: Federico Aletti
Data di pubblicazione:
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