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Finalmente è grande Cleveland: Browns vs Bengals 41-16
La battaglia dell’Ohio la vincono i Browns grazie alla loro migliore performance stagionale. Brutta sconfitta per i Bengals, quasi mai in partita.
Lo avevamo scritto alla vigilia: per andare via da Cincinnati con una W in tasca, i Browns avrebbero dovuto essere perfetti in entrambi i lati del campo. Detto, fatto. Una gara entusiasmante di Cleveland, arrivata al culmine di una delle settimane più difficili della stagione dei ragazzi di coach Stefanski: la sconfitta contro gli Steelers della scorsa domenica, le critiche seguenti a giocatori e coaching staff, l’affaire OBJ scoppiato proprio quando non se ne sentiva il bisogno. Ma i Browns hanno reagito alla grande e nel momento di massima difficoltà hanno tirato fuori la migliore e più completa prestazione stagionale, annientando i giovani Bengals, che ci hanno capito ben poco nelle 3 ore di football di domenica.
“Sono orgoglioso di come hanno giocato i miei ragazzi”. E non potrebbe essere altrimenti per coach Stefanski. Non c’è stato un giocatore che abbia sottoperformato contro i Bengals. Mayfield è stato quasi perfetto, completando 14 passaggi su 21, con 2 touchdown e un QBR del 132.6 (all’intervallo lungo aveva un perfetto passer rating del 158.3). Chubb ha chiuso con 163 yards guadagnate (137 su corsa, 26 su ricezione), con inclusa la corsa da 70 yards nel terzo quarto culminata nel touchdown del 31-10. Peoples-Jones ha ricevuto un lancio dalle 60 yards in touchdown. Durante il primo drive dell’incontro Denzel Ward ha intercettato Burrow e ha continuato a correre fino in End Zone, per un pick six da 99 yards. Troy Hill ha chiuso con 2 sacks. Myles Garrett ha chiuso con 1 sack e mezzo. A Cincinnati si è assistita ad una prova di forza dei Browns. Offensivamente ha girato tutto a meraviglia, con Mayfield bravo a variare in maniera incisiva tra gioco di corsa e gioco aereo e ad usare in modo omogeneo tutte le bocche di fuoco a sua disposizione. E poi è stato uno spettacolo vedere la prestazione della difesa. “Penso che la difesa sia stata eccezionale nella ricerca del recupero palla. – ha detto coach Stefanski nel post partita – Sul gioco di corsa dei Bengals, abbiamo cercato in ogni modo di recuperare la palla, riuscendoci anche; sui lanci, abbiamo cercato in ogni modo di mettere a segno degli intercetti, riuscendo anche qui. È stato fantastico”. E i turnover forzati dalla difesa sono stati tutti sfruttati dall’attacco dei Browns, con 13 punti messi a tabellone. Questo era mancato di più nelle prime 8 partite di Cleveland, la perfetta simbiosi tra la prestazione offensiva e quella difensiva.
Per i Bengals non è stata una bella domenica. Sembrava l’avessero rimessa in piedi riuscendo a replicare al pick six di Ward con il touchdown di Mixon ma poi non sono più riusciti a trovare le chiavi per aprire la difesa dei Browns. E, difensivamente, non hanno retto l’urto dell’attacco di Cleveland: in 5 dei primi 6 drive gli ospiti hanno messo punti sul tabellone.
Il bye arriva probabilmente al momento giusto: due settimane di tempo per ricaricare le pile, riprendersi dalla doppia sconfitta contro Jets e Browns, prepararsi alla difficile sfida in casa dei Raiders. Il record è comunque ancora positivo (e nessuno se lo aspettava), le prospettive playoffs restano. Bisognerà vedere come reagiranno mentalmente i ragazzi di coach Taylor.
La partita
I primi ad attaccare sono i Bengals. Burrow parte dalle 22 yard ed inizia a trovare con relativa facilità Higgins, Mixon e Chase, portandosi, anche grazie ad una penalità per la difesa dei Browns, a 3 yards dalla end zone; ma qui va in scena la prima grande giocata della partita: Ward intercetta il suo lancio per Chase e lo riporta in touchdown (99 yards). McLaughlin realizza l’extra point e i Browns sono avanti 7-0. Ma l’ex QB di LSU non si perde d’animo e con un drive da 9 giocate riporta i Bengals in parità: è Mixon a correre in TD dalle 11 yards e con l’extra point di McPherson il risultato è di 7-7. Entra per la prima volta in campo l’attacco di Cleveland e da’ subito la sensazione di essere in giornata: Mayfield muove la catena con disinvoltura e sfrutta soprattutto la corsa di Chubb che con 60 yards percorse in 5 portate segna il touchdown del nuovo vantaggio Browns. Burrow prova subito a replicare, sfruttando Uzomah, Higgins e Mixon, prima di subire il sack di Hill; dopo un buon guadagno di 16 yards su un lancio per Higgins, lancia una serie di incompleti che costringe i Bengals al punt. Rientra Mayfield, ma in campo resterà poco, neanche 8 secondi: lancio di 60 yards per Peoples-Jones, TD Browns, punteggio sul 21-7 dopo l’extra point di McLaughlin. I Bengals sono già con le spalle al muro e provano a reagire, ma su un lancio per Chase, quest’ultimo commette un fumble che riconsegna l’ovale in mano a Mayfield. Il QB dei Browns sfrutta Schwartz, Landry e Chubb e porta i suoi in raggio da field goal: McLaughlin centra i pali e Cleveland si porta sul 24-7. Burrow riparte dalle 23 yards; Mixon corre per 22 yards, qualche lancio corto per Chase, Uzomeh e Perrine consentono ai Bengals di portarsi in raggio da field goal: McPherson non sbaglia e Cincinnati torna a mettere punti sul tabellone.
Il secondo tempo si apre con un paio di drive a salve, uno dei Browns e uno dei Bengals. con la difesa di Cleveland che continua a non concedere spazio all’attacco di Cincinnati. Al secondo drive di Cleveland del terzo quarto arriva il touchdown: corsa di 70 yards di Chubb, difesa dei Bengals fatta a pezzi, 31-10 Browns. Per Cincinnati è notte fonda e lo è ancora di più dopo il secondo intercetto di giornata subito da Burrow: i Browns sfruttano il turnover e McLaughlin realizza il field goal del 34-10. Dopo un paio di 3&out (uno a testa) i Bengals tornano finalmente a segnare un touchdown: lo fanno ancora con Mixon, dopo un drive ben orchestrato da Burrow. Ma la conversione da 2 punti fallisce e quindi il risultato è 34-16 Browns. Mayfield rientra ed orchestra un altro buon drive, con un lancio di 21 yards per Bryant e avvalendosi della corsa di Chubb (28 yards in 4 portate); ma, a sorpresa, McLaughlin fallisce il field goal da buona posizione e quindi il punteggio non cambia. Ma la difesa di Cleveland è asfissiante, tra sacks, tackles e tentativi di intercetto: dopo 4 giocate l’ovale torna nelle mani del QB dei Browns. Dopo una corsa di D’Ernest Johnson, Mayfield lancia profondo per Peoples-Jones e Cleveland è di nuovo in red zone; e da lì all’end zone è un attimo: lancio per Njoku, TD Browns. L’extra point di McLaughlin va a segno, il punteggio recita 41-16 per i Browns. La partita finisce qui. Il capolavoro dei Browns è completo.
Considerazioni
Era dall’inizio della stagione che ci si aspettava una prestazione del genere da parte dei Cleveland Browns. Quindi l’entusiasmo del coaching staff, dei giocatori e dei tifosi dopo la prestazione di Cincinnati non può che essere alto. Bisogna però continuare a lavorare così e riuscire ora a fare anche l’ulteriore step che è mancato in questa prima parte di stagione: dare continuità a questo tipo di prestazioni. E le prossime due partite sono importantissime: domenica si va a New England contro i Patriots, la settimana seguente arriveranno a Cleveland i Detroit Lions. Servono 2 vittorie, per presentarsi alla doppia sfida contro i Baltimore Ravens (29 novembre e 12 dicembre, con il bye in mezzo) con la possibilità di vincere la propria division e muovere la propria pedina sullo scacchiere dei playoffs. Dovrà essere una seconda parte di stagione sempre più in crescendo per i Browns, non c’è più spazio per gli errori. La partita contro i Bengals dovrà essere la prima di una serie di vittorie.
Autore: Andrea Minnozzi
Data di pubblicazione:
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