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La notte delle streghe sorride allo Stregone

A posteriori di dubbi ce n’eran pochi… Nella “notte delle streghe“ si tiene una di quelle partite dai mille temi e risvolti, e, come ovvio, ne esce vincitore lo Stregone, al secolo Bill Bellichick. Bisogna essere veramente esperti con le arti magiche per prendere una squadra in piena ricostruzione, squassata dagli infortuni e ritrovarsi, dopo […]


Brett Favre al lancio (AP Photo/Winslow Townson)

A posteriori di dubbi ce n’eran pochi…

Nella “notte delle streghe“ si tiene una di quelle partite dai mille temi e risvolti, e, come ovvio, ne esce vincitore lo Stregone, al secolo Bill Bellichick. Bisogna essere veramente esperti con le arti magiche per prendere una squadra in piena ricostruzione, squassata dagli infortuni e ritrovarsi, dopo 7 week, con lo strabiliante Record di 6 vittorie e 1 sola (per giunta molto autolesionistica) sconfitta.

È lecito chiedersi quale ancestrale formula magica gli ha permesso di trasformare Woodhead (15 portate per 64 yd in due stagioni ai Jets) in un novello Faulk o Green-Ellis da un probabile taglio, in una solida realtà, capace di caricarsi il running game sulle spalle e fatturare 112 yd in 17 portate e 2 TD. La difesa è poi, il vero capolavoro: Mayo, prima scelta al draft 2009 è ormai un top player come Merryweather (prima scelta 2008), McCourty, prima scelta quest’anno è alla seconda partita con un intercetto… e inizia a ricordare un cb scelto al 4° giro nel 2003… Dreaderick, Spikes e Cunningham sembrano veterani… ma son rookie.

Nell’universo NFL quest’anno il canonico “Trick or Treat” halloweenesco è stato sostituito dal “play or not play” innescato dalla notizia della frattura da stress alla caviglia di Bret Favre. Nell’intera settimana si è continuato a disquisire sulla possibilità che il record di 291 partenze consecutive potesse interrompersi. Ma Favre è al 100% composto fa “fibra da leggenda” e si presenta puntuale alla guida del suo attacco (alla fine per lui 22/32 259 yd 0 TD 1 Int). Certo non è il Favre dell’anno scorso, ormai le primavere son 41 e lo si vede dai 2 intentional grounding e dai pochi passaggi tentati, specie all’inizio. Un colpo violentissimo, ma pulito, di Prior a 7 e 35 dalla fine gli regala 8 punti di sutura sul mento e la doccia anticipata.

L‘altro grande tema della partite è il ritorno di Randy Moss a Foxboro: 1 ricezione per 8 yd… ma di questo parleremo dopo.
Partita combattuta a Foxboro: nel primo tempo Adrian Peterson (25×92 e 1Td con le corse e 5×50 su ricezione) spadroneggia e dopo 3 secondi del secondo quarto segna su azione controversa: su un secondo e 1 decolla sulla linea ma si schianta sull’onnipresente Mayo, palla dubbia, challenge di Bellichick, ma la decisione della crew arbitrale non cambia. Dal replay non mi era sembrato TD, ma parliamo di millimetri (ricordiamo che se il capo arbitro non ravvisa CHIARAMENTE gli elementi per ribaltare la decisione, rimane la chiamata fatta sul campo). Nel possesso successivo Brady, non senza difficoltà, orchestra un drive da 75 yard, concluso da Woodhead con un classico dell’infortunato Kevin Faulk: snap diretto da Koppen e corsa in mezzo di 3 yd: 7-7.

Gli attacchi continuano a faticare fin quando il coaching staff dei Vikings decide di giocare un 4 e 1 sulle 5 dei Patriots a 1 minuto dall’Halftime: palla a Peterson ma Spikes e Cunningham lo inchiodano 2 yd prima della linea di scrimmage.
Nel primo drive del terzo quarto Longwell porta in vantaggio Minnesota con un FG dalle 24: 10-7. il momento è delicato, terreno per i fenomeni. Il caso vuole che i Patriots ne abbiano giusto uno, quello con la maglia #12. A 8e14 dalla fine del 3° qualcosa non funziona sulla playaction, probabilmente con Tate, la difesa di Minnesota sta per seppellire Brady che invece scrambla a sinistra e, come se fosse la cosa più naturale del mondo, spedisce Tate a segnare il suo primo TD su ricezione (65 yd).

Qui qualcosa cambia: La difresa dei Patriots sale di intensità e due possessi dopo mcCourty stippa la palla ad Harvin e lo intercetta riportando fino alle 37 di Minnesota, 4 giochi dopo Green-Ellis entra in endzone dritto come un fuso. Pats avanti 21-10. Se Brady aspira allo status di leggenda (e sarà così) Favre leggenda lo è già. Da consumato campione imbastisce un drive alla Elway e porta Minnesota ad una yard dal TD pagandone in prima persona il prezzo: Prior gli regala 8 punti di sutura sul mento e l’addio alla partita (niente paura, Bret ha già fatto sapere che con Arizona ci sarà). Jackson non lo fa rimpiangere e prima manda a segno il FB Tahi e poi converte da 2 pescando in Endzone Harvin. 21-18 Pats.

Mancano 7 minuti, se New England non segna Minnesota avrà la possibilità di pareggiare o addirittura vincere. La situazione si fa critica quando i Pats si trovano prima su un 3 e 5 e poi su un 3 e 12: prima Welker poi Woodhead (vedere questi due in huddle è quasi comico, sembrano due bimbi) magistralmente imbeccati da un Brady ormai incontenibile spianano la strada al secondo TD di Green-Ellis, prima partita per lui con più di un TD. Purtroppo per Minnesota Jackson non è Favre e nemmeno Brady e il drive successivo culmina con un nulla di fatto. Finale a Foxboro 28-18 per i New England Patriots. “Non è stato un gran gioco di corsa, ma siamo comunque riusciti a trarre il meglio da una pessima situazione” così Bellichick commenta il keyplay Brady-Tate.

Capitolo Moss
Quanto visto in campo lascia poco all’interpretazione: ok la serata di halloween, ma l’ectoplasma in maglia 84 si è fatto rimpiangere decisamente poco dai suoi ex tifosi, salvo poi salutare i suoi ex compagni e coach con baci e abbracci da libro Cuore. Grottesca la conferenza stampa postpartita: “Mi manca ogni singolo casco in quello spogliatoio, coach Bellichick mi ha dato la possibilità di essere parte di qualcosa di speciale e questo lo porterò sempre nel cuore”. E allora perché sei andato via??? Perché hai mollato una squadra falcidiata dagli infortuni che su di te faceva affidamento? Forse ti stai rendendo conto di aver fatto una stupidata?
Di sicuro tempo per pensare ne avrà, visto che questa mattina è stato rilasciato dai Vikings.
Miami e Seattle sono alla finestra, anche se non si può escludere un clamoroso ritorno a Foxboro. Vedremo. Stay Tuned.

Updates: Randy Moss ha firmato con i Tennessee Titans.

Gimli

Photo Credit:  (AP/Photo/Stephan Savoia – AP Photo/Winslow Townson)

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