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Senior Bowl: il draft comincia a Mobile

Tutto pronto per il Senior Bowl da Mobile, Alabama. Grande opportunità per vedere all’opera alcuni interessanti prospetti in vista del prossimo draft


La strada verso il draft: Senior Bowl e Scouting Combine

Questa notte andrà in scena il Senior Bowl a Mobile, in Alabama. Si tratta di una partita di football tra due selezioni dei migliori studenti eleggibili al draft di aprile. Solitamente è la prima tappa del percorso di avvicinamento al draft – da qui lo slogan dell’iniziativa riportato nel titolo – in quanto è la prima occasione nella quale le franchigie NFL possono avvicinare apertamente i futuri protagonisti della lega. In un anno assolutamente particolare come questo, il Senior Bowl acquisisce ancora maggiore importanza poiché la scouting combine è stata, di fatto, cancellata.

Il logo al centro del campo di Mobile per il Senior Bowl, sponsorizzato dal brand di dolciumi Reese’s. Foto: withthefirstpick.com

La combine è un appuntamento di più giorni, il quale si svolge solitamente al Lucas Oil Stadium di Indianapolis, ove un buon numero di future matricole vengono invitate a competere in svariate prove, indicative dei loro attributi fisici e mentali negli aspetti di gioco che riguardano più da vicino il loro ruolo. In tale sede si tengono anche numerosi colloqui di lavoro, possiamo definirli in questa maniera, tra le franchigie e i prospetti che le interessano maggiormente. A causa della pandemia, la NFL ha informato che, nella offseason in procinto di aprirsi, non si terrà alcuna combine. I college avranno licenza di organizzare presso i loro campus dei pro day con i loro studenti-atleti più meritevoli. A queste sessioni gli scout della NFL potranno partecipare e, per quanto riguarda i colloqui, potranno procedere tramite interviste virtuali su Zoom o Skype.

La partita

Naturalmente, tenendosi a una manciata di giorni dal Super Bowl, la sfida più importante dell’anno senza alcun rivale, del Senior Bowl si parla sempre molto poco. Eppure, dal momento che 30 delle 32 franchigie NFL non hanno più nulla da chiedere alla stagione 2020, vale forse la pena di spendere qualche riga su questa avvincente sfida.

Il responsabile dell’organizzazione del Senior Bowl, Jim Nagy, fa un ottimo lavoro di promozione dell’evento – basta consultare il sito ufficiale o bazzicare i social network nelle stanze che riguardano il football professionistico, per rendersene conto – e la partita sta assumendo sempre più importanza negli anni, esattamente come il draft, che è ormai parte integrante della stagione NFL. Come funziona il Senior Bowl?

Iniziamo dal dire che, esattamente come il Pro Bowl – altra iniziativa cancellata dal calendario da questa fastidiosa pandemia – con il quale spesso il Senior Bowl condivide il weekend, il risultato finale conta meno di 0. Quel che interessa gli addetti ai lavori e i tifosi che scelgono di seguire questa amichevole di lusso, se così vogliamo definirla, sono le capacità dei giocatori. Sono davvero talentuosi come pensavamo? Sono in grado di ascoltare uno staff tecnico di livello NFL? il loro quoziente intellettivo per il football è da superstar? A quale velocità giocano? Questi sono gli elementi che gli scout annotano sui loro taccuini (o tablet) e poi riportano al loro general manager, rientrati in sede.

La sfida si tiene all’Hancock Whitney Stadium, presso l’Università dell’Alabama del Sud, poco meno di 300 km a Sud di Tuscaloosa, sede di quella Alabama Uni che fa il bello e il cattivo tempo da anni, nel panorama NCAA dedicato al football. La città di Mobile conta 192mila abitanti circa e si affaccia sulla baia omonima, non troppo lontana dai confini di Stato con la Louisiana – a Ovest – e la Florida – a Est. Ovviamente, per questa edizione l’organizzazione ha dovuto rinunciare ad alcune iniziative collaterali a causa della situazione pandemica: non ci saranno parata e concerto, non ci sarà il tailgating – l’improvvisata merenda in comune prima del kickoff, sacra tradizione nel mondo del college football – e mancherà anche il Meet the Players. La partita però si terrà, e questa è la cosa più importante.

Gli staff tecnici

Le regole della sfida non sono le stesse della NFL. Si tratta di giocatori che non sono ancora all’altezza della lega, non tutti perlomeno e che, tra un paio di mesi, dovranno essere messi in vetrina per rendersi quanto più appetibili possibile alle franchigie impegnate nel draft. La parola d’ordine, dunque, è nessun infortunio. Gli schemi permessi tentano di mettere in mostra quanto più possibile le capacità individuali di ogni singolo giocatore. Non sempre vi si riesce, naturalmente.

Uno scatto dalle sessioni di allenamento di questi giorni. Foto: nj.com

Gli staff tecnici sono selezionati direttamente dalla NFL, solitamente cercando di ricalcare la logica sottostante al draft. Si tenta cioè di privilegiare le franchigie con il record peggiore, in modo da dar loro la possibilità di visionare più da vicino i futuri prospetti e avere un piccolo vantaggio durante la selezione delle matricole. Naturalmente, si può rifiutare, dal momento che il Senior Bowl non ha alcun legame ufficiale con la NFL. Per tal motivo, in molti hanno declinato gentilmente. Alla fine, le franchigie che hanno risposto di sì sono state i Carolina Panthers, i quali si occuperanno della gestione tecnica per l’American Team, e i Miami Dolphins, che faranno lo stesso per il National Team.

Miami ha ottenuto un record positivo in stagione, 10 – 6, pur non raggiungendo i playoff proprio all’ultima settimana. Ciononostante, essendo una franchigia ancora in profonda ristrutturazione, non ha certo passato la mano quando è stato il suo turno di puntare sul Senior Bowl. Carolina, invece, reduce da una regular season poco entusiasmante, ha solo che da guadagnare partecipando a questa iniziativa.

La composizione dei due roster

A questo punto, non ci resta che parlare finalmente di quelli che saranno i nomi più interessanti a scendere in campo questa notte. È necessaria una prefazione. Elencherò ora quelli che sono i profili più seguiti AD OGGI. Già durante il Senior Bowl, o in qualunque momento durante la offseason, c’è la possibilità che il nome che oggi presento come il più goloso in assoluto, venga superato o, comunque veda le sue quotazioni scendere moltissimo. Similmente, può avvenire il contrario. Ovvero, un giocatore oggi poco considerato può diventare l’oggetto del desiderio di gran parte delle franchigie entro aprile, quando si svolgerà la lotteria. Non parliamo di astrofisica – mai ne sarei in grado – bensì di draft ed esso non è una scienza esatta; sappiamo tutto e non sappiamo nulla e ciò vale, in questa fase, tanto per noi analisti quanto per gran parte degli scout stessi. È semplicemente troppo presto per avere le idee chiare, non a caso il processo di valutazione dura tre mesi. Pensiamo al Senior Bowl come a una sorta di antipasto della lotteria. Nelle prossime settimane, avremmo modo di approfondire meglio la questione draft.

Il National Team, la selezione allenata per questa sfida dallo staff di Carolina, può contare – tra gli altri – su alcuni nomi di spessore come Joshua Bledsoe, defensive back dall’Università del Missouri; Carlos Basham Jr., il lineman difensivo da Wake Forest meglio noto con il suo soprannome di Boogie; Ifeatu Melifonwu, il cui nome è complicato tanto quanto il suo talento è vasto, proveniente da Syracuse, anch’egli DB; Aaron Robinson da Central Florida, membro della secondaria impiegato principalmente come slot corner al college; Kadarius Toney, ricevitore dell’Università della Florida che è nato proprio a Mobile e il QB da Texas A&M, Kellen Mond, il quale non è proiettato tra i primissimi nel draft – come invece sono molti altri suoi compagni di reparto che non giocheranno il Senior Bowl – ma è un recordman assoluto per gli Aggies. Detiene infatti il maggior numero di passaggi da touchdown (71), yards aeree (9429), passaggi completati (785), tentativi (1332) e yards totali (11001). Mond potrebbe rivelarsi il classico diamante grezzo al prossimo draft. Oppure essere un bust totale. Come tutti gli altri del resto, per i motivi che si sono scritti sopra. Questi però sono i nomi che fanno più eco nella compagine National.

In American Team, invece, i Fins potranno sbizzarirsi a vedere all’opera due dei più attesi prospetti al draft, nei loro rispettivi ruoli: mi riferisco al tandem offensivo tritasassi degli Alabama Crimson Tide: DeVonta Smith – WR a cui molti criticano il fisico troppo minuto, cosa della quale a lui interessa molto poco e non gli ha certo impedito di portarsi a casa quell’Heisman Trophy su cui si diceva ci fosse scritto il nome di Trevor Lawrence già da settembre; e invece no (Lawrence non disputerà il Senior Bowl, non ne ha certo bisogno) – e Najee Harris – RB  californiano che ha fatto la coperta di Linus del suo QB Mac Jones (altro ragazzo che sarà in campo a Mobile) al college mettendo assieme un lunghissimo minutaggio di highlights. Miami ha bisogno di skill players in attacco, non è male avere questi due a disposizione, in un evento come questa partita. Oltre a loro, i nomi da segnarsi in questa formazione sono quello di Dillon Radunz, lineman offensivo da North Dakota State; Hamilcar Rashed Jr., da Oregon State, il quale può giocare sia come edge sia come linebacker e un altro QB: Sam Ehlinger proveniente dall’università del Texas. Anch’egli si è fatto valere presso la sua alma mater, riuscendo a piazzarsi primo o secondo nella maggior parte delle voci statistiche dedicate ai suoi pari ruolo in Big 12 Conference.

Foto: Giants.com

Naturalmente, non ci sono solo questi da tenere in considerazione visto che durante la sfida ruoteranno ben 145 prospetti. Per fare però una sintesi adatta ad ogni allenatore – dall’esperto di draft al completo profano – ritengo che questa dozzina di nomi possa accontentare un pò tutti. Riparleremo più avanti di matricole e lotteria naturalmente, per il momento… godiamoci il Senior Bowl.

Chiunque desideri vederlo può farlo su NFL Network. Il kickoff è per le 19.30 italiane di sabato 30 gennaio.

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