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Miami cambia tutto: i Dolphins ingaggiano Mike McDaniel

Termina la ricerca del nuovo capoallenatore per i Miami Dolphins: il nome su cui si è puntato è quello di Mike McDaniel, ex coordinatore offensivo 9ers.


Tira aria nuova a Miami.

Dopo aver chiuso, un pò a sorpresa, il capitolo Brian Flores, licenziando il capo allenatore nel Black Monday della NFL, lo scorso 10 gennaio, il nuovo capoallenatore sarà Mike McDaniel, l’ex coordinatore offensivo dei San Francisco 49ers.

Mike McDaniel, il ritratto

McDaniel è un head coach giovane e dalla mentalità spiccatamente offensiva. Nei suoi 38 anni non ha mai rivestito il ruolo di capoallenatore nella lega ma ha già alle spalle una carriera di tutto rispetto. Negli ultimi 5 anni è stato a San Francisco, dove ha rivestito fino al 2020 l’incarico di coordinatore dei giochi di corsa prima di diventare OC nel corso dell’ultima stagione, quella che ha visto i 9ers arrendersi in finale di conference ai Los Angeles Rams che domenica, nel loro stadio, sfideranno i Cincinnati Bengals per l’anello.

McDaniel è nella NFL dal 2005, quando rivestì il ruolo di stagista ai Denver Broncos prima di diventare assistente del reparto offensivo degli Houston Texans di Gary Kubiak. Nel 2009 accettò l’offerta dei Sacramento Mountain Lions (membri della defunta United Football League, o UFL, le cui operazioni sono cessate da anni) e nel 2011 tornò in NFL, per collaborare con Mike Shanahan ai Washington Redskins – oggi Commanders date le note vicende legate allo sfruttamento dell’identità dei nativi americani. Nella capitale lavorò dapprima come assistente offensivo e poi venne promosso ad allenatore dei ricevitori.

In seguito rivestì lo stesso ruolo ai Cleveland Browns prima e agli Atlanta Falcons poi, prima di stabilirsi a San Francisco e collaborare strettamente con Kyle Shanahan. McDaniel è il primo allenatore non caucasico ingaggiato in vista della prossima stagione e questo dato ha la sua rilevanza mentre la lega si trova immersa nel polverone alzato dall’ex HC di Miami, Flores, che ha depositato in lega una causa ai danni di alcune franchigie ritenute da lui discriminatorie perché lo avrebbero chiamato soltanto in ottemperanza alla Rooney Rule, senza avere mai alcuna intenzione di ingaggiarlo davvero. Contestualmente, Flores ha anche accusato il presidente dei Dolphins, Stephen Ross, di avergli offerto soldi per perdere partite, durante la stagione 2019. Quei Fins erano uno sfascio e Ross voleva garantirsi la prima scelta assoluta al draft.

Mike McDaniel ha vinto il ballottaggio con Kellen Moore, OC dei Dallas Cowboys, che era l’altro finalista, se mi si passa il termine, per il ruolo di capo allenatore a Miami. Evidentemente si voleva cambiare direzione, passando da un defensive-minded coach come Flores a un offensivo.

Mike McDaniel a San Francisco. Foto: NBC Sports.

Il football secondo Mike McDaniel

Visto chi è Mike McDaniel andiamo a vedere come interpreti il football, che è poi l’aspetto che maggiormente ci interessa. L’allenatore ha ricevuto moltissimi complimenti dai suoi ex colleghi e giocatori a San Francisco, come tipicamente avviene più per etica del lavoro che per effettivi meriti sportivi. Le belle parole, quando si chiude un cerchio professionale in un settore privilegiato come quello di cui ci occupiamo, si sprecano sempre. Al di là della cortesia, comunque, vi sono alcuni elementi che ci fanno ben sperare per il prossimo futuro della franchigia del Sud della Florida.

Il primo di questi elementi positivi ha un nome e cognome: Deebo Samuel. Il veloce ricevitore di San Francisco è stato impiegato spesso anche come RB da McDaniel e Shanahan, creando enormi problemi alle difese che dovevano arginarlo. Sfruttare le formazioni di passaggio per aprire spazi su cui correre per uno come Samuel è stato il marchio di fabbrica, nella scorsa stagione, del coordinatore McDaniel, già celebre per la creatività dei suoi schemi di run offense. Dal momento che Miami ha un problema ormai decennale sulle corse e ha in roster un ricevitore dalle caratteristiche molto simili a Deebo come Jaylen Waddle, l’ingaggio di questo coach fa davvero ben sperare.

Mike McDaniel era ancora sotto contratto con i 9ers e per poterlo ingaggiare Miami ha spedito due picks compensatorie, al terzo giro, in California. Si tratta di una spesa non trascurabile ma giusta se sei convinto di prendere il capo allenatore giusto. Ovviamente si tratta di un grande se, dal momento che scrivevamo lo stesso per Flores, 3 anni fa.

Come ben saprà chi mi legge, Miami viene da due stagioni positive, entrambe chiuse con uno score superiore alla soglia .500 che racconta se la stagione sia andata bene o male, eppure vede i playoff dal divano fin dal lontano 2016, quando una squadra guidata da Matt Moore fu eliminata al wildcard weekend dai Pittsburgh Steelers delle Killer Bees. Parliamo praticamente della preistoria.

Il lavoro di McDaniel partirà dallo sviluppare un reparto offensivo che ha dei nomi di livello e una buona base, specialmente se Mike Gesicki verrà rinnovato come tutti ci auguriamo, pur presentando gravi lacune. La prima è nella sua linea, perché i linemen offensivi sembrano sottolivellati rispetto alla concorrenza e ciò incide profondamente sullo sviluppo di Tua Tagovailoa, il QB che sarà con ogni probabilità al centro del progetto di McDaniel per la stagione 2022. Siamo nel terzo anno da professionista per il timoniere e se dovesse deludere anche in questa stagione possiamo attenderci che si cercherà un altro nome.

Dal nuovo capoallenatore si attenderà anche uno sviluppo del gioco su corsa. Myles Gaskin, Salvon Ahmed, Duke Johnson e Phillip Lindsay, i quattro che hanno ruotato maggiormente nel backfield di Miami nelle scorse settimane saranno tutti messi in discussione. Il quinto, Patrick Laird, è a mio avviso più fuori che dentro il progetto. Vedremo poi che direzione intraprenderà McDaniel.

Il nuovo head coach avrà facoltà di costruire il suo staff e ci attendiamo una bella rivoluzione in attacco, dal momento che quello è il reparto sul quale McDaniel andrà ad agire con maggior decisione. Per quanto riguarda la difesa, non sappiamo che percorso sarà intrapreso ma secondo Ian Rapoport – al solito uno dei più tempestivi NFL insider quando si tratta dei Miami Dolphins – il quale è stato tra i primi a diffondere la notizia dell’ingaggio di McDaniel, è possibile che molti nomi saranno riconfermati da quel lato del gioco, a partire dal DC, Josh Boyer. Quest’ultimo aveva cominciato piuttosto male a settembre ma ha poi saputo rendere la difesa un reparto su cui contare, nel corso della stagione, proprio come ci attendevamo in offseason.

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