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Se ne va a 95 anni Bud Grant, leggenda dei Minnesota Vikings

Harry Peter “Bud” Grant Jr., uno dei più grandi e iconici allenatori della NFL e dei Minnesota Vikings, ci lascia a 95 dopo una vita di successi.

Bud Grant col quarteback Fran Tarkenton Ferd Kaufman/AP

Sabato 11 marzo sarà ricordata come la data in cui Harry PeterBudGrant Jr., hall of famer della NFL, ci ha lasciato, a 95 anni, dopo aver scritto la storia della lega football e della NCAA.

Grant è stato uno dei più  grandi e iconici allenatori di football americano della NFL, nella quale ha guidato i Minnesota Vikings per 18 stagioni, disputando 4 Super Bowl tra il 1970 e il 1977, e vincendo 11 titoli divisionali. Nel 1994 è stato introdotto nella Pro Football Hall of Fame.

Nato il 20 maggio 1927 a Superior, nel Wisconsin, ed è cresciuto a Minneapolis, dove ha giocato a football e a basket al liceo e ha continuato a giocare a basket alla University of Minnesota vincendo il titolo NCAA nel 1949. Dopo la laurea, ha giocato a football nei Philadelphia Eagles e successivamente per i Winnipeg Blue Bombers nella Canadian Football League (CFL), prima di intraprendere la carriera di allenatore.

Dopo aver allenato i Winnipeg Blue Bombers per dieci stagioni e aver vinto quattro Grey Cup (il titolo della CFL) tra il 1958 e il 1962, Grant è passato ai Minnesota Vikings nel 1967 come head coach, e ha guidato i Vikings a quattro Super Bowl e a 11 titoli di division, oltre ad un titolo NFL nel 1969 battendo nell’allora NFL Championship i Cleveland Browns, stabilendo un record della NFL con 168 vittorie totali (158 in regular season e 10 in preseason).

Grant lascia il ruolo di head coach dei Vikings nel 1985, ma rimane attivo nello sport come commentatore televisivo e radiofonico, oltre a rimanere come dirigente dei Vikings stessi dal 1986 fino al 2022.

Bud Grant è stato considerato uno dei più grandi allenatori della storia della NFL per la sua abilità nel costruire squadre competitive e nel preparare i suoi giocatori a livello mentale e fisico. La sua personalità riservata e la sua filosofia di lavoro duro e di impegno verso il team sono state le chiavi del suo successo come allenatore.

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