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I Predatori sempre più in alto

Continua il sogno arancione dei Predatori, che battendo gli Angels conquistano matematicamente il secondo posto in classifica e il diritto a disputare tra le mura amiche il primo turno di playoffs. Sembrava d’esser tornati indietro nel tempo, quando la filosofia del football era “testa bassa e pedalare”. Pochi lanci, controllo di palla e difese agguerritissime […]


Continua il sogno arancione dei Predatori, che battendo gli Angels conquistano matematicamente il secondo posto in classifica e il diritto a disputare tra le mura amiche il primo turno di playoffs. Sembrava d’esser tornati indietro nel tempo, quando la filosofia del football era “testa bassa e pedalare”. Pochi lanci, controllo di palla e difese agguerritissime per una partita di valore assoluto. In palio il secondo posto nel girone, secondo posto che vale il diritto di ospitare sul proprio campo la terza classificata del girone A. Dopo un primo quarto decisamente di marca Angels, con i marchigiani a macinar gioco e i Predatori a cercar di contenere gli avversari, nel secondo quarto le segnature, prima Micheli per gli Angels, e poi Brakollari e Callegari per i Predatori. Il terzo e il quarto periodo si concludono senza segnature, con la partita che si fa via via più “intensa”. L’incontro si chiude praticamente a 1 minuto dalla fine con gli Angels che tentano un passaggio al quarto tentativo e una decina di yards da conquistare. Il secondario dei Predatori fa buona guarda deflettando il pallone, rendendo vano il passaggio. Palla quindi ai liguri che gestiscono con un paio di corse il tempo residuo per esultare al fischio finale del referee internazionale Walter Perona. Questa in estrema sintesi la partita. Diversi, invece, gli episodi importanti, a parte le segnature ovviamente, verificatisi nel corso del match. Nel primo tempo i pesaresi gestiscono il gioco con corse centrali utilizzando i poderosi blocchi della linea di attacco e costringendo il secondario ad un lavoro meno “di fino” e più di “concretezza”. Ci pensa Massimo Balestracci a tentar di cambiar l’inerzia dell’incontro con un sack sul qb pesarese Alessandro Angeloni durante un tentativo di lancio. Il pallone vagante, raccolto da Giovanni Zanella è stato ritornato quasi in end zone dopo una quarantina di yards. Nel drive che ne consegue la difesa ospite fa buona guardia ed ingabbia il gioco dei Predatori che non riescono a sfruttare il break. Nel drive successivo Angeloni pesca Micheli con un passaggio di una ventina di yards ricevuto al limite della linea laterale con due cornerback appiccicati, sulle 50. Gli Angels chiudono un paio di down, ma la difesa ligure riesce ad evitare il peggio costringendo gli ospiti al calcio di allontanamento. Il pallone si ferma sulle 4 yards, una posizione difficilissima e pericolosissima per i Predatori, con il rischio di una safety dietro l’angolo, e con la pressione difensiva ospite fa di tutto per forzarla. Brakollari riesce con un paio di corse a guadagnare un po’ di spazio ma niente più e Biasotti si ritrova a puntare quasi al limite della end line… un bel rischio. Il pallone si allontana di qualche yards, lasciando gli ospiti in una posizione decisamente invitante. Nel frattempo termina il primo quarto di gioco e campo che si inverte. Alla ripresa del gioco, gli Angels non si fanno pregare troppo e con una corsa di 7 yards Thomas Micheli trova il varco giusto e segna il primo td dell’incontro. Simone Carlini al calcio è preciso e punteggio che si porta sul 7 a 0 per gli ospiti. Verso la metà del periodo si rivede la coppia Biasotti – Malabruzzi che con un paio di ricezioni porta i Predatori verso la end zone avversaria. Un lancio per Cassinelli, e Brakollari a mettere il sigillo. Malabruzzi calcia tra i pali e punteggio di nuovo pari. “L’evento” della partita avviene sul tentativo di ritorno del sucessivo kickoff da parte dello special team ospite che non riesce a gestire il pallone (calciato bassissimo da Malabruzzi). Prima Angeloni si fa sfuggire il pallone e poi Leonardi, che tenta di raccoglierlo, viene colpito in modo devastante da un Rossi a tutta velocità. L’ovale rotola in end zone e Daniele Callegari non ci pensa due volte a coprire il pallone e a segnare il secondo td per i Predatori. Un problema tra snapper e holder vanifica poi il calcio successivo e parziale sul 13-7 per i padroni di casa. Nel terzo periodo un intercetto di Paolo Rossini interrompe l’enfasi dell’incontro che stava spostandosi a favore dei Predatori, ma l’offense marchigiana viene ben controllata dalla formazione di difesa ligure. Il buon lavoro della linea di difesa e dei linebackers in arancione mette gli ospiti in difficoltà che, dopo un paio di down chiusi, sono costretti al punt. Invertiti i ruoli, non cambia il “senso tattico” della partita: l’attacco prova a giocare e la difesa sventa ogni pericolo. Solo verso la fine dell’ultimo quarto gli eventi stavano per giocare un brutto scherzo ai Predatori, quando Luca Romani si invola per una sessantina di yards fino a violare l’area di meta ligure per quello che sembrava il td, quantomento, del pareggio se non del sorpasso. Una serie di flags segnalava le penalità in campo e l’azione veniva annullata. Gli Angels mantengono il possesso di palla per quasi tutto l’ultimo quarto di gioco, fino a meno di un minuto e mezzo dalla fine, quando sull’ultimo tentativo e una decina di yards da conquistare Angeloni tenta un lancio su Rossini. Andrea Canepa fa buona guardia deflettando il lancio e consegnando il pallone all’attacco tigullino con un minuto da giocare… Giusto il tempo per due corse di Roberto Ravera e di Brakollari e l’arbitro fischia la fine dell’incontro. Predatori 13 Angels 7. Da segnalare gli infortunii al “predatore” Enrico Reglioni (piede destro) e agli “angeli” Andrea Giorgini e Luis Carnaroli. Terminato l’incontro, e stemperata l’acredine propria di partite come questa, le due formazioni si sono ritrovate in pizzeria per concludere nel migliore dei modi la serata.

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