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Una notte da ricordare: i Miami Dolphins sbancano Jacksonville

I Miami Dolphins ottengono la loro prima vittoria stagionale, imponendosi agevolmente sui Jacksonville Jaguars: riviviamo la sfida nel consueto recap

Ryan Fitzpatrick win over Jaguars

Fear the Beard. Ci perdonerà James Harden, campione di pallacanestro, se prendiamo in prestito lo slogan che lo ha reso celebre e lo dedichiamo ad un’altra barba ispiratrice; quella del QB dei Miami Dolphins, Ryan Fitzpatrick. Lo scontro under the lights di giovedì notte al TIAA Bank Stadium di Jacksonville è stata una sua spettacolare performance, conclusasi con quel successo che la franchigia attendeva da 15 giorni.

Miami Dolphins enter TIAA Stadium

I Miami Dolphins all’ingresso al TIAA Stadium di Jacksonville. Foto: thephinsider.com

Un inizio roboante

Si capisce fin da subito che Miami ècalda esattamente come il clima che la caratterizza. Gli ospiti partono in attacco dopo che i Jacksonville Jaguars, vincitori del coin flip, decidono di calciare. Il primo possesso è praticamente perfetto. Lo apre Myles Gaskin conquistando un primo down, replica subito DeVante Parker, poi di nuovo la rivelazione Gaskin di corsa e infine Jakeem Grant in ricezione. A seguito di un’efficace alternanza tra corse e passaggi, i Dolphins si ritrovano in red zone. Acune manovre di avvicinamento – guadagni corti on the ground – portano al TD; lo mette a segno Preston Williams, con una ricezione corta da 3 yards. Il drive perfetto ha due protagonisti in linea: Austin Jackson e Solomon Kindley; due matricole le quali sembrano aver già migliorato – in maniera considerevole – la offensive line di Miami rispetto alla scorsa stagione: Fitzpatrick ha più tempo quest’anno; dettaglio non trascurabile.

Gardner Minshew e i suoi sono chiamati a rispondere ma il loro telefono squilla a vuoto. Da subito si mette in mostra James Robinson, rookie RB che sarà una spina nel fianco della difesa ospite per l’intera serata; una sua buona ricezione registra ben 24 yards after the catch, guadagno sostanzioso. Il possesso però si chiude con il punt di Logan Cooke. I Dolphins dimostrano che il primo drive non è stato un caso. Gaskin fa vedere che può anche ricevere, Fitzpatrick mostra che sa anche correre e guadagnarsi il primo da solo, Chan Gailey inscena un apprezzabile reverse play con il quale Grant guadagna 30 yards e poi una bella mano ce la dà il rookie dei Jags, CJ Henderson, a cui viene fischiata un pass interference. Dopo la penalità Miami è sulla linea delle 1 e chiama in causa il suo short-yardage RB, Jordan Howard, il quale mette a segno di potenza il secondo TD. A questo punto non capiamo bene chi siano queste persone vestite di bianco che giocano un football così efficace e siamo legittimamente curiosi di sapere dove abbiano nascosto i Dolphins di inizio 2020; ma poco importa, ci accontentiamo.

Miami Dolphins Myles Gaskin vs Jacksonville

Myles Gaskin è stato autore di una buona prova contro i Jaguars. Foto: Miami Herald

Jacksonville non ci sta e si appoggia ancora su Robinson, poi Minshew coinvolge anche il suo WR Keelan Cole e di nuovo il RB matricola, che entra in end zone e accorcia le distanze: 14 a 7 Miami dopo il PAT del kicker Brandon Wright, il quale sostituisce il titolare dei Jags, Josh Lambo, infortunato.

Una sapiente gestione di palla

La sfida è divertente ed equilibrata. Miami sembra averne di più ma i padroni di casa non sono intenzionati a fare soltanto le comparse in primetime. Serve un play che chiarisca gli equilibri di forza della serata. I Dolphins lo trovano con il loro terzo possesso.  Il drive non parte nel migliore dei modi poiché viene sventolata una bandiera gialla in faccia a Kindley, a causa di una trattenuta; peccato perché la penalità sporca un pò la sua grande prestazione di serata. Si vede Matt Breida, RB arrivato via trade durante il draft di aprile, che non ha ancora compiuto granché quest’anno. Il suo guadagno è di una sola yard. Brian Flores si mostra aggressivo su quarto e corto – un tratto che caratterizzerà buona parte della gara – dando modo a Fitz di guadagnare il primo down tramite QB sneak. Prima Parker e poi un altro fallo di PI difensivo mettono i Fins sulle 15. Da quella ghiotta posizione Fitzmagic, davvero ispirato, alza gli occhi e vede il suo TE Mike Gesicki, il passaggio è una telefonata e arriva il terzo TD in altrettanti possessi, Miami si porta sul 21 a 7 dopo il punto addizionale realizzato da Jason Sanders. Quanto tempo era che non vedevamo i Dolphins giocare così bene? Fitz deve ancora mettere a verbale un passaggio incompleto e l’attacco va che è una meraviglia. Nuovamente però, sulla segnatura, bisogna dire che Henderson lascia un pò a desiderare, reagendo con troppa lentezza alla traccia corsa da Gesicki; forse un difensore più esperto non avrebbe reso la vita così semplice al TE con il numero 88.

Miami Dolphins Ryan Fitzpatrick In Win in Jax

Ryan Fitzpatrick all’opera nel TNF. Foto: The Sun Sentinel

Jax non vuole mollare e prende subito un primo down grazie al suo WR Laviska Shenault, il quale muove la catena schierato come RB; il possesso parte bene ma finisce male per i padroni di casa: il LB di Miami Kamu Grugier – Hill, uno che non aveva convinto proprio tutti al training camp, dimostra di poterci stare in questa difesa, asfaltando Minshew su un quarto tentativo ove Doug Marrone e il suo coordinatore offensivo, Jay Gruden, scelgono di andare alla mano. Il sack vale un turnover on downs, Miami torna in attacco. Questo possesso è il primo gestito male dai Dolphins, i quali fanno 3 e fuori. Anche i Jags, ad ogni modo, devono optare per il punt e il primo tempo si chiude qui.

Il terzo quarto parte con i padroni di casa con la palla in mano e il perfetto commento del loro capo allenatore il quale rivela alla bordocampista di NFL Network, Erin Andrews, il motivo per cui la sua squadra sia così in difficolta:” Fitz is hot!” Le due squadre si scambiano punt per avviare il terzo periodo. L’antefatto al calcio libero di Miami appare piuttosto nebuloso. Su quarto e 1, Flores lascia l’attacco in campo ma Fitzpatrick non lo gioca. Il QB si limita a contare a voce molto alta, cercando di ingannare la difesa e costringerla al fallo; nessuno però abbocca e arriva una flag per delay of game. Decisione da prurito sotto il mento. A questo punto è impossibile non chiamare il punting team. Matt Haack si dimostra nuovamente uno tra i migliori punter della lega (il migliore in assoluto?) mettendo l’ovale sulle 4 di Jacksonville; ormai siamo abituati a calci liberi così efficaci, da parte del numero 2.

Minshew esce bene nonostante abbia le spalle al muro ma poi, finalmente, lasciatemelo dire, si vede Kyle Van Noy, costoso free agent che Flores si è fatto spedire da New England ma che finora è rimasto in ombra. Il lineman/LB, uno di quei giocatori ibridi che il capo allenatore di Miami adora, forza un fumble e Miami ricopre. Nell’occasione, il difensore di Jacksonville, Cam Robinson, viene squalificato per condotta antisportiva dopo aver colpito un arbitro sul braccio; la decisione appare quantomeno dubbia poiché Robinson era steso a terra, schiacciato da alcuni giocatori e ha colpito una delle braccia che lo sovrastavano senza aver probabilmente neppure avuto modo di distinguere a chi appartenesse. La scelta di squalificarlo è apparsa davvero troppo severa. i Jaguars sono un pò troppo fallosi e sporcano la loro gara con un altro PI. Dalle 1 avversarie, Fitzpatrick su QB draw realizza il quarto TD, Miami va sul 28 a 21 perché Sanders colpisce ancora con l’addizionale. La gestione di palla di Miami è buona, attacco e difesa giocano bene, in sinergia e il vantaggio della squadra è rassicurante.

Miami Dolphins team wins vs Jacksonville

I compagni abbracciano Ryan Fitzpatrick. Foto: Palm Beach Post

Nessuna sorpresa nel finale

I padroni di casa tentano tutto quel che gli è possibile per mantenere aperta la sfida. Minshew coinvolge ora i suoi TE per muovere la catena e ci mette del suo su scramble quando non trova compagni smarcati. Questo modo di fare lo porta a trovare una segnatura, ad inizio dell’ultimo quarto, grazie ad una corsa breve del solito Robinson per il TD. Wright sbaglia però il punto addizionale e sul tabellone si aggiungono dunque solo 6 punti: la partita è ancora stabilmente in mano ai Dolphins che hanno più di due TD di vantaggio (15 punti). Non cambierà più molto nel corso di un quarto periodo che è, soprattutto, garbage time.

Negli ultimi 15 minuti della partita segnaliamo un imperdonabile errore di Minshew, il quale manca il suo ricevitore Chris Conley liberissimo, il quale sarebbe andato in meta da solo; una cattiva decisione di Fitzpatrick che viene inspiegabilmente atterrato, perché si dimentica di liberarsi della palla prima dell’arrivo del difensore – un errore grave per un veterano di 16 anni; un buon sack di Emmanuel Ogbah ai danni di un Minshew Mania giovedì sera poco ispirato; il field goal di Sanders – autore di una partita perfetta – che fissa il punteggio sul 31 a 13 finale e un importante intercetto di Xavien Howard. Il CB non aveva ancora dato il meglio di sé quest’anno, chissà che tale giocata non gli serva a riacquisire fiducia. Purtroppo, lo stesso X accuserà un colpo al termine della gara che lo lascerà un pò acciaccato, speriamo si rimetta per la prossima partita, approfittando dei 10 giorni di riposo prima del prossimo impegno. Appare più grave l’infortunio a Kavon Frazier (S), che lascia il campo accusando una frattura al polso. Se la diagnosi fosse confermata sarebbe inevitabile uno stop di qualche settimana per il ragazzo firmato nella scorsa offseason da Miami.

Un risultato soddisfacente

Le statistiche ci dicono che era dal 3 dicembre del 2017, quasi 3 anni fa, che i Miami Dolphins non vincevano una partita con almeno 10 punti di scarto sui loro avversari. Nel frattempo sono stati disputati 38 match dal team. Da quella sfida contro Denver non ci sono più state vittorie nette da parte della franchigia fino a giovedì scorso. Il dato – che è un record NFL, non certo tra i più invidiabili – fa pensare ma non stupisce, ricordiamo infatti bene il passato recente dei Fins.

Ryan Fitzpatrick postgame Jax Jags

Il look di Ryan Fitzpatrick nel post – partita. Foto: Gridiron Gentleman

La partita di Jacksonville ha fatto tirare un grande sospiro di sollievo: giocatori, staff e tifosi attendevano con impazienza un successo e il fatto che sia arrivato in maniera così convincente è motivo di grande soddisfazione. I Dolphins continuano a mostrare sensibili miglioramenti, di settimana in settimana, di partita in partita. Naturalmente, la squadra resta ancora un cantiere, il profondo processo di rebuilding non si è concluso, tutt’altro, continua ed è ancora in pieno effetto; simultaneamente, però, comincia a produrre dei buoni risultati. Il roster è molto giovane – se eliminiamo Fitzpatrick, nessun giocatore supera i 30 anni – eppure si intravedono già sprazzi di buon gioco. Resta però ancora molto da ripulire nel playbook e bisogna migliorare il processo di decision making, tanto in attacco quanto in difesa.

Per quanto abbiamo visto finora, non siamo ancora in grado di dire se i veri Dolphins siano quelli di giovedì notte – come ci auguriamo – oppure la squadra ruvida e imprecisa di Foxborough e della settimana seguente, quella scesa in campo contro Buffalo. Probabilmente avremo una risposta a questa domanda molto presto: il 4 di ottobre visiteranno Miami i Seattle Seahawks, ottimo avversario per vedere chi siano davvero, questi Dolphins. Mentre aspettiamo questa sorta di prova del 9, naturalmente, ci godiamo questa settimana lunga nella quale riguarderemo piacevolmente gli highlights della nostra squadra.

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