Touchdown logo

Argini sull’Arno: Guelfi 44 – 37 Dolphins

Il fiume in piena di Ancona scorre deciso verso Firenze, ma una volta immessosi nell’Arno non riesce a superare gli argini viola e ritorna a casa senza vittoria.


MONOLOGO

L’attesissima sfida dell’Otel Stadium si apre subito con Jared Gerbino che tiene palla e la porta direttamente in endzone, siglando così il suo primo touchdown di giornata.

Sorprendentemente Ancona non riesce a produrre nulla in fase offensiva e restituisce palla agli avversari. Con 5 minuti allo scadere della prima frazione di gioco, su una situazione di 4th&2 in piena redzone dorica, Gerbino tiene nuovamente palla beffando difensori e cameramen e sigla il secondo touchdown personale. Partenza sprint per Firenze che si trova al comando con 14 punti a 0.

I Dolphins ci provano e riescono a penetrare il muro difensivo eretto dai Guelfi, con Colin Di Galbo che imita il collega in divisa viola e accorcia le distanze su corsa.


Il QB Jared Gerbino, per lui 4 touchdown su corsa e 1 TD pass nella sfida di sabato scorso (photo credit: Luisa Giannini)

Tuttavia, i Guelfi non vogliono porre fine al loro monologo, motivo per cui il #1 gigliato mette a referto la sua personale tripletta e ristabilisce la distanza originaria di due marcature di punteggio, sempre in seguito ad un option play e portando i suoi sul 21 a 7.

Firenze segna tanto ma concede anche poco o nulla, anzi addirittura si prende 2 punti aggiuntivi provocando una safety e costringe Ancona a restituire di nuovo il possesso palla. Gerbino suona la carica e sigla il suo poker personale con una corsa sulla corsia di sinistra, infilando il corridoio creato e ben protetto dalla sua linea offensiva. 31 a 7 e, citando Fabio Caressa, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi per un tè caldo.

COMEBACK?

Alla ripresa dell’incontro pare di assistere ad un’altra sfida: i Dolphins pare abbiano avuto modo di riorganizzare le idee e, approfittando di un momento di relax degli avversari dettato dal punteggio, Di Galbo connette prima con Luciano Giuliani, poi con Kristian Giardinieri ed ecco che la partita si riapre: 30 a 21 per i padroni di casa e tifosi in visibilio.

Purtroppo per Ancona però, a 1:40 dalla fine del terzo quarto Firenze allunga di nuovo, con Gerbino che non corre ma mostra la sua abilità nel lancio, vedendo Diego Rinaldi sgusciare dietro le safety avversarie e lanciandogli un preciso pallone valido per altri 6 punti. Extra point buono e 37 a 21, ma siamo saliti tutti sulle montagne russe.

Difatti, nemmeno il tempo di annotare quanto accaduto ed ecco che anche Di Galbo mette in mostra le sue abilità aeree e trova nell’angolino sinistro della endzone Federico Orlandini ed ecco che il punteggio cambia nuovamente, 37 a 29 grazie alla conversione da 2 punti messa a segno dagli ospiti.


Il WR di Ancona Luciano Giuliani placcato dai difensori dei Guelfi (photo credit: Germano Capponi)

Ancora una volta però, la partita segue lo stesso copione dei drive precedenti, ed ecco che Firenze si ripresenta nuovamente a ridosso della endzone anconetana e Gerbino mette a segno la personale manita, con la solita option e la solita difesa ingannata dai movimenti del quarterback fiorentino.

E per restare fedeli all’opera originale, anche i Dolphins vanno nuovamente a segno, stavolta con una corsa di Vincent Winey, e registrano ancora la conversione da 2 punti. Purtroppo per loro si tratta dell’ultima scena e, al fischio finale, il tabellone recita 44 a 37.

ON TO THE NEXT

Firenze resiste all’assalto dorico e registra la quarta vittoria su quattro partite. Pasqua felice dunque per i ragazzi in maglia viola, che conservano la loro imbattibilità e sono pronti a tentare di mettere a segno la perfect season, in questa importante stagione che culminerà a Toledo, negli Stati Uniti.

Ancona torna invece a casa con tanti rimorsi, il primo tra tutti quello di non essere riusciti a concludere molto nel primo tempo, ma anche con tanti aspetti positivi dato che sono riusciti a mettere in difficoltà i campioni d’Italia come mai nessuno aveva fatto finora.

Please follow and like us: