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Monday Night Report: I Redskins rientrano nella corsa ai Playoff

La sensazione, in casa New York Giants, pur dando credito ai Washington Redskins autori di un’ ottima prestazione, è che quella di ieri al Fed-Ex Field sia quasi un’occasione sprecata. Un’occasione che i G-Men potevano sfruttare per arrivare all’ultimo mese di stagione un tantino più rilassati, anche se ovviamente una vittoria non avrebbe in alcun […]

Robert Griffin III in azione nella vittoria dei suoi Redskins, 17-16 sui New York Giants

Robert Griffin III in azione nella vittoria dei suoi Redskins, 17-16 sui New York Giants

La sensazione, in casa New York Giants, pur dando credito ai Washington Redskins autori di un’ ottima prestazione, è che quella di ieri al Fed-Ex Field sia quasi un’occasione sprecata.

Un’occasione che i G-Men potevano sfruttare per arrivare all’ultimo mese di stagione un tantino più rilassati, anche se ovviamente una vittoria non avrebbe in alcun modo chiuso i conti per i playoff, ma che invece non sono riusciti a far propria, sia, ripetiamo, per grandi meriti dei Redskins, sia forse per un po’ di mancanza di cinismo da parte della squadra della grande mela. Comunque,  indipendentemente dalle cause, di fatto la vittoria 17-16 della squadra di Mike Shanahan ha riaperto completamente i giochi nella NFC East, con i Giants che adesso hanno solo una partita di vantaggio sia sugli stessi Redskins sia sui Dallas Cowboys, vincenti nel Sunday Night contro Philadelphia.

Ma passiamo all’analisi dei fattori che hanno portato a questo risultato finale. Non si può non iniziare parlando di Robert Griffin III. In questo che si può considerare “the year of the rookie” nella NFL (con altre grandi vittorie questa settimana anche per Russell Wilson e Andrew Luck), la seconda scelta assoluta dell’ultimo draft non avrà messo a segno 400 all-purpose yards come ad ottobre al Metlife Stadium (quando però i Giants hanno vinto) ma ha messo ancora in estrema crisi la difesa dei Big Blue e, restando freddo anche nei momenti di più grande pressione, ha allestito il drive decisivo tra terzo e quarto periodo. Con la sua squadra sotto 16-10, ha attraversato 86 yard concludendo con il TD pass da 8 yard ricevuto da Pierre Garcon, decisamente il suo bersaglio preferito della partita con 8 ricezioni e 106 yard. Tutto questo dopo essere stato colpito a destra e a manca dalla pass rush Giants per tutta la partita. E anche quando RGIII ha commesso un fumble, la palla è stata recuperata al volo da Joshua Morgan che, in una delle giocate più incredibili della stagione, è andato a riportarla in meta. I Giants non perdevano una partita in trasferta nella quale erano in vantaggio all’halftime da 26 partite, l’ultima volta nel 2006 nel tragico collasso di Tennessee contro i Titans di Vince Young. I Redskins hanno interrotto questa striscia. Non va dimenticata tra l’altro l’ottima partita del runningback Alfred Morris, altro rookie di grandissime speranze, con 124 yard di corsa.

Ma i Giants non possono unicamente evidenziare i meriti degli avversari o la sfortuna nell’episodio del fumble. La squadra di Tom Coughlin si deve tirare la zappa sui piedi innanzitutto per le troppe penalità, che si sono rivelate estremamente costose. Di solito una delle squadre che in assoluto fa lanciare agli arbitri la bandierina gialla di meno, New York ha commesso nove penalità, la più importante delle quali senza dubbio è stata un Holding di Jim Cordle che ha annullato un ritorno di 50 yard di David Wilson in territorio avversario in pieno quarto periodo. Ma soprattutto va rimproverata all’attacco di New York l’incapacità a chiudere i drive segnando un touchdown. Eli Manning non ha giocato per niente una cattiva partita, lanciando per 280 yard, e i Giants hanno senza dubbio avuto una grandissima prevalenza nel possesso palla per tutto il primo tempo. Ma ciononostante, non sono riusciti a scardinare la difesa dei Redskins nelle ultime 20 yard, abitudine fin troppo familiare ai Giants degli ultimi tempi, e si sono dovuti accontentare di tre field goal. Inoltre Lawrence Tynes ne ha anche sbagliato uno, di field goal, nel secondo quarto, in parte a causa di un errore nello snap.

Insomma, questo sapore amaro dell’occasione mezza sprecata accompagna i Giants (7-5) nel loro ritorno a New York, e li accompagnerà per tutta la settimana fino alla partita di domenica contro i Saints al Metlife Stadium, nella quale i Big Blue dovranno fermare Drew Brees, non essendo nella condizione di permettersi un altro passo falso. I Redskins, invece (6-6), rientrati di peso nella corsa ai playoff dopo le ultime tre vittorie in fila, attendono, sempre in casa, dai Baltimore Ravens, una delle migliori squadre della AFC. Il tutto, ovviamente, con un occhio ai Cowboys che giocano a Cincinnati in casa dei Bengals. Qualcosa mi dice che in quest’ultimo mese di football, nella NFC East, ci sarà da divertirsi…

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