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Packers 10, Buccaneers 38: RUMBLE IN THE BAY!
Al termine di un match a senso unico, Brady stravince il duello dei numeri 12 contro Rodgers e porta i Bucs sul 4-2.
C’è sempre stata, nella cultura a stelle e strisce, un’immagine sportiva che potremmo quasi definire ancestrale o comunque rappresentativa ai massimi livelli, di quello che per loro è lo sport e l’intrattenimento, (due concetti che difficilmente desiderano scindere): l’immagine in questione è quella dei due giganti al centro del quadrato, da 38/40 colpi per round, con la gente fortunata che ha trovato un biglietto nel palazzetto a vedere l’incontro, mentre per tutti gli altri c’è la tv via cavo, la propria o quella degli amici. Poco importa, se c’è un grande incontro dove si affrontano due giganti del ring, questo match va visto per forza.
Probabilmente tale immagine è stata consacrata dal cosidetto “Rumble in the Jungle”, ovvero il famoso incontro di boxe per il titolo dei pesi massimi tra George Foreman e Muhammad Ali, andato in scena a Kinshasa il 30 ottobre del 1974 e divenuto sin da subito l’incontro più famoso della storia della disciplina, tanto da essere trasmesso in replica ancora adesso.
Se trasferiamo tutti questi concetti al nostro amato football, difficilmente troveremo un incontro più evocativo di quello che stiamo per raccontarvi: se il pugilato ha la “Rumble in the Jungle”, il football ha la “Rumble in the Bay” e, per quanto ovviamente si tratti di uno sport di squadra, anche qui troviamo i due giganti al centro dell’arena e, sebbene non ci sia in palio il titolo di campioni del mondo, il teatro della grande sfida è lo stesso che ospiterà la battaglia per il titolo di cui sopra.
Dal Raymond James Stadium di Tampa Bay, va in scena l’incontro valido per la week 6 di regular season, tra i Tampa Bay Buccaneers e i Green Bay Packers: i padroni di casa si trovano sul 3-2 e vengono da una sconfitta beffarda e bizzarra contro i Chicago Bears, dalla quale desiderano subito riscattarsi, ma dall’altra parte ci sono gli ospiti, i quali vengono dalla loro bye week e soprattutto da una condizione di imbattibilità, essendo sul 4-0.
Ma torniamo al centro del quadrato per presentarvi i due giganti che abbiamo evocato finora e, visti i nostri continui riferimenti alla nobile arte, ve li presenteremo in maniera piuttosto simile ad un incontro di boxe: all’angolo rosso, 43 anni, altezza 193 cm, dal peso di 95 kg e vincitore di ben 6 titoli mondiali, sua altezza, il quarterback più vincente della storia, il signore degli anelli, Tom Brady; all’angolo verde, 36 anni, altezza 188 cm, dal peso di 100 kg e vincitore di 1 titolo mondiale, l’ultima grande bandiera del football, una vita al Lambeau, Aaron Rodgers.
Due grandi campioni, due quarterback straordinari, due ex campioni del mondo, 7 Vincent Lombardi Trophies, due uomini famosi in tutti gli USA e in tutto il globo, due futuri hall of famer, uniti da un particolare: il loro numero di maglia, il 12, al quale centinaia di ragazzini che intraprenderanno la carriera di quarterback guarderanno come loro numero da indossare perché quello era il numero di Brady e/o di Rodgers.
Quindi, nonostante di certo non ci si debba dimenticare che il football, contrariamente alla boxe, è uno sport di squadra e quindi ci siano tanti altri duelli e tante altre variabili da considerare, questo incontro servirà a dimostrare quale sia il numero 12 dominante della NFC.
Per l’occasione il clima in Florida è soleggiato e purtroppo piuttosto ventoso, con la presenza di pubblico, sebbene ovviamente limitata per le note vicende pandemiche e fateci sottolineare come sia un vero peccato che un duello del genere non possa godere di una cornice di pubblico all’altezza, ma siamo pronti, il gong è suonato, e come cantavano i Pink Floyd: “it’s time”, preparatevi, perché adesso è Brady contro Rodgers.
Primo Tempo: Fa tutto Rodgers (o quasi)
L’onore o l’incombenza del primo drive offensivo spetta a Rodgers e ai suoi Packers, i quali ne approfittano subito per muovere il tabellone, grazie ad un field goal dalle 39 yards del kicker Mason Crosby, che porta il risultato sul 3-0 per gli ospiti.
I primi pugni di Brady colpiscono l’aria e il suo rivale ne approfitta per far andare i suoi in meta: dopo essersi visto annullare un touchdown su corsa per via del fatto che il suo ginocchio aveva toccato il suolo sulla linea di 1 yard avversaria, Rodgers decide di lasciare l’incombenza del touchdown al suo running back Aaron Jones, il quale compie senza problemi la yard che manca in corsa, cosi come senza problemi è il PAT di Crosby, per il 10-0 in favore della franchigia del Wisconsin.
Siccome Brady, nel drive successivo, continua a sparare a salve, sembra una serata da sogno per Rodgers, ma quel sogno si trasforma ben presto in un incubo: nel corso del suo terzo drive offensivo di giornata, in concomitanza con l’inizio del secondo quarto, il numero 12 di Green Bay si fa intercettare dal cornerback avversario Jamel Dean, il quale compie anche tutto il percorso di 32 yards che lo separano dalla end zone avversaria e mette a segno il primo touchdown di giornata per i padroni di casa, ben corroborato dal primo PAT del kicker Ryan Succop.
Rodgers allora rientra in campo determinato a riscattarsi ma, sembra incredibile anche solo dirlo, si fa intercettare per la seconda volta consecutiva: stavolta il maldestro passaggio di AR12 viene preso in carico dal safety di Tampa Mike Edwards, che non riesce a imitare il suo compagno di squadra Dean, ma solo per un paio di yards. Ovviamente ciò non è di certo un problema per l’attacco dei Bucs, che confeziona il suo primo touchdown di giornata, grazie ad una corsa del running back Ronald Jones II, (altra curiosa particolarità del match è il duello dei running back, Jones contro Jones II, omonimi e colleghi di ruolo, duello oscurato alla vigilia dalla prepotenza di quello tra i due numeri 12), PAT senza problemi per Succop e Bucs che si portano in vantaggio di 4 punti.
L’oscillazione del pendolo del match sembra cambiata completamente e ora è Brady a voler cominciare a sferrare colpi decisivi, come ad esempio quello del terzo touchdown di giornata per la sua squadra, che arriva con un passaggio corto verso sinistra del lord of rings verso il suo wide receiver Tyler Johnson, PAT preciso di Succop e tentativo di fuga per i padroni di casa.
Prima della fine del primo tempo però, il pugile all’angolo rosso decide che è il momento di sferrare un altro colpo che rischia di essere già decisivo o, se non lo fosse, perlomeno si colora di connotazioni romantiche: dopo circa un anno e mezzo dall’ultima volta, è di nuovo Brady to Gronk, con il quarterback che pesca il tight end nell’area di meta avversaria, grazie ad un passaggio corto verso sinistra all’altezza delle 12 yards, (eh sì, il numero 12 torna sempre), permettendo così al polacco di segnare il suo primo touchdown con la nuova maglia, altro preciso PAT di Succop e primo tempo che si conclude con il punteggio di 28-10 in favore dei Bucs, punteggio che difficilmente potrà essere recuperato nella ripresa dalla banda Rodgers.
Secondo Tempo: TKO
La seconda frazione inizia specularmente alla prima, poiché assistiamo alla realizzazione di un field goal attempt, solo che questa volta lo realizzano i Buccaneers, con il solito Succop, che centra la porta gialla dalla notevole distanza di ben 50 yards e che porta a 21 i punti di distacco tra le due compagini.
La partita di Rodgers e dell’attacco di Green Bay continua a peggiorare, con tutti i drive offensivi che si risolvono in dei nulla di fatto e con il cronometro che continua inesorabilmente a scendere.
Dal canto suo Brady non è che faccia granché, limitandosi ad un gioco prevalentemente scolastico, ma con una lucidità e una precisione che sono totalmente assenti nel suo rivale, almeno per quanto concerne la serata. In una di queste giocate, a poco dal termine del terzo quarto, TB12 arriva fino alla linea di 1 yard avversaria e affida la palla nuovamente a Jones II, il quale sfonda con una corsa facile facile e porta a casa altri 6 punti, che diventano subito 7 grazie ad un altro PAT di Succop, con lo score che adesso recita 38-10 per Tampa Bay.
L’incontro di fatto termina qui, poiché Rodgers, dopo aver riprovato ad attaccare un altro paio di volte, ottenendo il medesimo esito degli altri drive offensivi, decide che è il momento di lanciare l’asciugamano sul ring e arrendersi, così da permettere al quarterback Tim Boyle di fare il suo esordio stagionale.
Anche Tampa Bay allora decide di risparmiare qualche minuto di fatica a Brady, permettendo alla riserva Blaine Gabbert di timbrare il cartellino con la prima presenza stagionale.
I due quarterback di riserva non riescono però a combinare granché e la partita si avvia senza ulteriori palpitazioni alla fine, quando Brady e compagni possono festeggiare la loro quarta vittoria stagionale su 6 incontri e dove invece Rodgers e i suoi Packers devono arrendersi alla prima sconfitta di questa regular season.
Brady Bumaye!
Ladies and Gentlemen: the winner for TKO and the best number 12 in the NFC is… the lord of rings… TOM BRADY!
Abbiamo presentato questo incontro in maniera molto simile ad un match di boxe e abbiamo deciso di terminarlo cosi, di modo da chiudere la nostra similitudine.
Stravince Brady, stravincono i Bucs, che nel finale decidono di non infierire ulteriormente sui moribondi avversari con un punteggio che, forse, avrebbe anche potuto essere più pesante.
KO tecnico per Rodgers, il quale assiste ad una prestazione senza sbavature del rivale e risponde con una davvero disastrosa e qualche statistica servirà a giustificare la nostra asserzione: 160 yards registrate contro le 166 del rivale, 0 touchdown messi a segno contro i 2 di Brady, 2 intercetti subiti, (lo stesso numero che Rodgers aveva fatto registrare finora, ma con 4 partite all’attivo), contro gli 0 dell’altro numero 12 e la bellezza di 5 sack subiti, (in questo caso un numero maggiore rispetto a quelli subiti fino a questo momento in stagione), contro gli 0 del vincitore.
Una vera e propria Caporetto questa per il quarterback del Lambeau, il quale non può però certo essere considerato il solo responsabile della disfatta del Raymond James Stadium: ricevitori praticamente immobili, (vi basti pensare che il migliore è stato Davante Adams con la pochezza di 61 yards messe a referto), difesa colabrodo, con la bellezza di 324 yards concesse agli avversari, linea primaria di attacco che non lo ha tutelato per nulla, il solo running back Aaron Jones a far registrare numeri accettabili e tante troppe penalità sciocche, commesse da attacco e difesa, sono dati che descrivono bene la serataccia della franchigia del Wisconsin, ulteriormente peggiorata dall’infortunio del loro tackle offensivo David Bakhtiari. Per Green Bay era evidentemente arrivato il momento della prima sconfitta stagionale e chissà che la bye week non sia stata paradossalmente dannosa per loro, i quali sembravano davvero lontani parenti di quelli che avevano ottenuto un bottino di 4 vittorie su 4 fino a quel momento.
Di contro è andato tutto bene ai Buccaneers, i quali hanno ritrovato vittoria, riscatto e tante altre cose positive, a cominciare dal primo touchdown di Gronkowski per andare poi ad una difesa granitica, che ha fermato uno dei migliori attacchi della lega, per poi concludere con un incontro perfetto anche dal punto di vista disciplinare, vista la totale assenza di penalità.
La palma di MVP odierno non va comunque a Tom Brady, bensì al running back di Tampa Bay, Ronald Jones II, autore di un’ottima partita, con 113 yards e 2 touchdown a referto, prestazione che gli ha permesso di vincere nettamente il duello con il suo omonimo, collega e rivale Aaron Jones.
Per la baia della Florida serata da incorniciare dunque mentre, da dimenticare e in fretta per quella del Wisconsin, Tampa stravince il “Bay Bowl” e Brady stravince il suo derby dei numeri 12 contro Rodgers e a noi, non resta che salutarvi e darvi appuntamento alle prossime battaglie.
Autore: Andrea Bertini
Data di pubblicazione:
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