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I Seamen vincono a Ostia e pongono la prua verso Sarzana

  Una sfida tra due grandi squadre, guidate da straordinari allenatori, non poteva che riservare emozioni all’altezza di tali premesse. I Seamen escono dal campo di Ostia con lo sguardo di chi sa d’aver compiuto un’impresa profondendo ogni stilla d’energia in una gara rimasta in bilico fino all’ultimo respiro. Qualcuno potrà sentenziare che con una […]


 

Una sfida tra due grandi squadre, guidate da straordinari allenatori, non poteva che riservare emozioni all’altezza di tali premesse. I Seamen escono dal campo di Ostia con lo sguardo di chi sa d’aver compiuto un’impresa profondendo ogni stilla d’energia in una gara rimasta in bilico fino all’ultimo respiro. Qualcuno potrà sentenziare che con una difesa più attenta e qualche sbavatura offensiva in meno i marinai avrebbero potuto chiudere il conto con più “agilità”, ma resta la sensazione che i Marines affrontati sabato sera siano formazione di tutto rispetto, degni di quell’onore degli armi che spetta ai grandi condottieri. Confinati nella loro metà campo nel primo quarto i capitolini hanno aperto le marcature prima del riposo, non riuscendo tuttavia a impedire la splendida meta di Fabio Di Rosa che, grazie alla trasformazione alla mano di Danilo Bonaparte, ha consentito alla ciurma milanese di chiudere le ostilità, prima dell’intervallo, sul punteggio di otto pari. Gli aggiustamenti difensivi suggeriti dal coaching staff, al quale va buona parte del merito per il successo finale, hanno letteralmente cambiato il corso degli eventi nella prosecuzione del match quando i Seamen hanno più volte avvicinato l’end zone romana senza tuttavia saper sferrare la stoccata vincente. Scherzi di gioventù, dettati anche da un’emozione palpabile, quasi inevitabile in una partita tanto importante per i destini del campionato. A decidere le sorti del confronto è arrivata la safety, una sorta di auto meta del football americano, indotta dal placcaggio di Zini e Di Rosa che sfruttando la pressione esercitata da tutta la linea difensiva in maglia blue navy hanno saputo placcare il portatore di palla avversario nella propria area di meta. I conseguenti due punti hanno fissato lo score sul 10 a 8 proiettando i meneghini verso un finale di gara infuocato in cui le due squadre hanno finito per annullarsi vicendevolmente. La gioia al fischio finale è la migliore testimonianza di quanta sia stata la fatica e la carica emozionale rilasciate in un match che consegna i Seamen all’ennesima semifinale della loro storia, lasciando intatto il sogno di conquistare quel nuovo e inesplorato lido che si chiama College Bowl. Ai Marines va tutto il rispetto per una contesa fisica, ricca di pathos e sempre corretta in cui le due squadre hanno dimostrato di possedere mezzi tecnici ben al di sopra della media del campionato. Una premessa che fa ben sperare per la prossima battaglia di Sarzana dove i Red Jackers attendono i nostri ragazzi per lanciare l’ultimo assalto che vale la finalissima.

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