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I Dolphins non danno scampo ai Doves

I Dolphins Goes Ancona sbancano Bologna sconfiggendo i Doves 49-12 fornendo quella prova di carattere e mentalità richiesta alla vigilia. Spazzati via quindi gli spettri di Parma, dove la troppa esuberanza aveva avuto conseguenze disastrose sul risultato finale del match. Dopo la batosta subita la settimana precedente infatti, i dorici han capitalizzato quanto imparato a […]



I Dolphins Goes Ancona sbancano Bologna sconfiggendo i Doves 49-12 fornendo quella prova di carattere e mentalità richiesta alla vigilia. Spazzati via quindi gli spettri di Parma, dove la troppa esuberanza aveva avuto conseguenze disastrose sul risultato finale del match.

Dopo la batosta subita la settimana precedente infatti, i dorici han capitalizzato quanto imparato a proprie spese dai Panthers e non hanno lasciato scampo fin dall’inizio agli avversari, apparsi ancora troppo acerbi ed inesperti, anche se molto combattivi, per poter competere ai più alti livelli del Football Americano made in Italy.

Basti dire che il primo quarto si è chiuso sul 21-0 ed il primo tempo sul 36-0. Uno score che spiega meglio di qualsiasi altra frase o parola quanto football hanno prodotto in campo i Dolphins sia in fase d’attacco che, soprattutto, in quella difensiva.

Il quarterback Rocky Pentello non ha avuto particolari problemi nel predicare football alla sua maniera, distribuendo passaggi lunghi a iosa e trovando in “Iron Mike” Marchini, “Big” Limitone e nel fuoriclasse Thom Hausler i suoi “figli” prediletti. Ancora una prova magistrale che ha mandato in bambola la fragilissima difesa bolognese andata immediatamente in corto circuito non appena realizzato che contro l’esplosivo attacco anconetano ci sarebbe stato poco da fare.

Ma è stata soprattutto la difesa a sfoggiare una prestazione da incorniciare visto e considerato che, oltre agli avversari, il coach difensivo Paolucci si è trovato costretto a battagliare anche e soprattutto contro la sfortuna. Andrea D’Eramo, ultimo linebacker titolare rimasto dopo gli infortuni di Roman Vikhnin e Simone Domenichetti, si è infortunato già al secondo drive. A quel punto Paolucci non ha avuto remore a dare la massima fiducia a tre giovani leoni: Mattia Dal Monte, Leonardo Mazzoni e Lorenzo Pignattaro, 57 anni in tre. Di certo nessuno si è accorto della loro poca esperienza. A completare lo splendido quadro difensivo ci ha poi pensato Fulvio Renzi. “Fluido” si è reso protagonista di una prestazione da 10 e lode, intercettando un passaggio del quarterback dei Doves e soprattutto eseguendo dei placcaggi utili quanto spettacolari che resteranno impressi nelle menti degli attaccanti bolognesi ancora per molte settimane. Per lui anche due mete da ricevitore. Una superiorità tale, quella della difesa dei Dolphins, da “autorizzare” la prima meta dei Doves sul 42-0. Ed infatti, per precauzione, nel secondo tempo coach Luchena s’è concesso il lusso di lasciare a riposo l’ottimo debuttante Kyle Hausler (free safety), in vista della prossima partita.

E festeggiata a dovere la vittoria è già tempo di guardare avanti. Lungo la strada dei Dolphins ci sono, domenica alle 15 al Dorico, i Marines Lazio, che al momento hanno il poco invidiabile ruolino di 0 vittorie e 3 sconfitte. L’errore più grave sarebbe tuttavia quello di sottovalutarli, visto e considerato che storicamente sono una delle squadre più fisiche e risolute del torneo. Per l’occasione in difesa dovrebbero sicuramente ritornare Domenichetti e Vikhnin e, si spera, un po’ di buona sorte che non gusta mai.

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