Touchdown logo

Dolphins VS Seamen: vietato sbagliare

Che Seamen vedremo domenica 22 maggio (kick off alle ore 14,00), al Vigorelli nella sfida che li oppone ai Dolphins Ancona? Saranno quelli tutto cuore a attributi che hanno nell’ordine regolato Rhinos, Giants, Doves e tenuto sotto scacco i Marines per due quarti di gioco, oppure quelli smarriti e frastornati che hanno ceduto di schianto […]



Che Seamen vedremo domenica 22 maggio (kick off alle ore 14,00), al Vigorelli nella sfida che
li oppone ai Dolphins Ancona? Saranno quelli tutto cuore a attributi che hanno nell’ordine
regolato Rhinos, Giants, Doves e tenuto sotto scacco i Marines per due quarti di gioco, oppure
quelli smarriti e frastornati che hanno ceduto di schianto ai Warriors o quelli che hanno subito
ad Ostia una rimonta che ha lasciato attoniti tifosi, coaching staff e dirigenza? I marinai,
autentico Giano bifronte del football italiano, avranno una settimana di tempo per interrogarsi
e preparare il vero volto di una squadra che ha negli eccessi, nel bene come nel male, la
propria prerogativa. Solo nello spogliatoio, CJ Robertson e il suo staff potranno ricreare le
condizioni emotive e la giusta tensione per affrontare un impegno che assomiglia
maledettamente a un’ ultima spiaggia, la penultima occasione per tenere accesa la fiammella
della speranza d’accedere ai play off. Quali ripercussioni psicologiche abbia avuto la debacle
patita contro i Marines è difficile a dirsi. La giovane età, l’inesperienza e forse, la convinzione
d’aver già maturato un risultato positivo hanno senza dubbio giocato un ruolo chiave, ma
qualcos’altro deve aver pesato sull’andamento della gara. Il fumble subito da Anderwkavich a
un passo dalla end zone, sanguinoso, ha pregiudicato il rendimento e la costanza dell’attacco,
che negli ultimi due quarti ha si capitalizzato yard, ma non punti sul tabellone ed è la seconda
di fila. Domenica al Vigorelli arriverà l’Ancona, dei Vikhnin, Pentello, Alexander e dell’ultimo
arrivato Ancona non è una duplicazione del nome ma il nuovo WR, LB Americano dei Dolphins:
squadra tosta che nell’ultimo turno ha ceduto di un punto sul campo dei Giants trasformando il
centro classifica in un “parcheggio” stretto ed estremamente affollato. I Seamen hanno nella
vittoria il risultato che permetterebbe d’agganciare i dorici rimandando ogni verdetto agli ultimi
due impegni di campionato contro nientemeno che Elephants e Panthers, finaliste dell’Italian
Superbowl 2010 e basterebbe una vittoria in almeno una delle due gare a spalancare il palco
per i Play Off. A separare la Milano blue navy dai suoi desideri di vittoria resta la tenuta
emotiva, persa sul lido d’Ostia, da ritrovare nel tempio del Vigorelli, dove i fans saranno
chiamati all’adunata per sostenere, nel vero senso della parola, i loro beniamini. La buona
condizione del trio made in USA non può tuttavia bastare per avere la meglio di una squadra
quadrata e organizzata come Ancona. Ci vorrà una prestazione orgogliosa e adrenalinica di
tutto il collettivo, in linea per intenderci con quelle espresse nel derby e contro Bolzano, per
non dover commentare un’altra delusione che lasci l’amaro in bocca. Una prestazione in
sintonia con quel motto “Mollare mai” che non si deve dimenticare, ma di cui s’e è persa
traccia nell’ultima gara.
——————

Ancona – A Milano per vincere, senza se e senza ma. Perché per i Dolphins Goes Ancona il match di domenica alle ore 14 contro i Seamen è più di uno spareggio playoff e perdere contro una diretta concorrente quando ben 5 squadre sono racchiuse in appena un punto sarebbe quanto mai deleterio. In settimana i ragazzi di Coach Luchena han fatto buon viso a cattivo gioco preferendo concentrarsi sul match di domenica piuttosto che sulla cocente sconfitta rimediata sabato scorso a Bolzano, quando i Giants hanno vinto di un solo punto e negli ultimi secondi di gioco, complice anche una serie di decisioni arbitrali controverse e l’inesperienza dei giovani anconetani. Così, per evitare che la giovane età dei Dolphins possa diventare un’aggravante ad ogni partita, Coach Luchena ha fatto svolgere ai ragazzi una lunga serie di allenamenti per migliorare l’affiatamento ed i movimenti soprattutto degli special team. Inoltre Coach Luchena ha pensato bene di “limare” ed armonizzare i movimenti dell’attacco per meglio sfruttare le capacità di Armando Ancona, così come quelli dell’offensive line che dovrà fare a meno di Di Francesco e Belvederesi. Insomma tutti sono pronti per la grande partita, non per ultima la società stessa. Dimostrazione ne è il fatto che il presidente Leonardo Lombardi ha preferito portare la squadra a Milano un giorno prima per evitare di dover partire domenica mattina presto. Uno sforzo economico non da poco che si spera possa tornare utile a raggiungere le semifinali scudetto. Sul fronte Seamen e su come tentare di neutralizzarli Luchena ha le idee molto chiare: “I Seamen – spiega Luchena – sono una squadra molto più ostica di quello che il loro record stagionale racconta. A parte Korte infatti non hanno singole individualità che emergono, quanto un più che discreto gioco di squadra sia in attacco che in difesa. Un autentico collettivo che va affrontato tutto assieme e di volta in volta. E ciò rende tutto molto più difficile” Ma chi è questo Thomas Korte capace di distinguersi in mezzo ad un gruppo così importante e compatto? Korde è nientemeno che un ex NFL, avendo effettuato un training camp estivo con i Pittsburgh Steelers, prima di accettare l’offerta dei Seamen e diventare uno dei giocatori più decisivi di tutta la IFL. Korte sa giocare molto bene sia come running back in attacco che come linebacker in difesa. Assieme a lui tuttavia occorrerà avere un occhio particolarmente attento anche sul ricevitore italiano Danilo Bonaparte che tanto bene sta facendo in questa stagione. Più in generale invece i Dolphins dovranno stare attenti a quello che sembra essere il loro principale nemico in questa stagione: il calo di concentrazione. Troppe volte si è vista la squadra perdere mordente e intensità mentale una volta accumulato un consistente vantaggio. Più specificatamente, la “crisi” di solito inizia verso la fine del secondo tempo, salvo poi passare nel terzo quarto per poi riprendere verso il termine dell’ultima frazione di gioco. Un difetto a cui tuttavia non sembrano essere esenti i ragazzi dei Seamen che sabato scorso, perdendo in maniera un po’ superficiale un match già ampiamente vinto contro i Marines Lazio, hanno gettato alle ortiche una chance unica di farsi sotto nella unga caccia ai play off. Occhio anche a ciò che accadrà sugli altri campi, dove i Rhinos Milano ospiteranno i Giants Bolzano in un altro match-spareggio e i Warriors Bologna cercheranno di preservare la loro imbattibilità contro i vice campioni d’Italia degli Elephants Catania. Insomma, chi perderà in questa giornata, se non sarà fuori da tutti i giochi play off, sicuramente dovrà faticare non poco per tornare in corsa.

Please follow and like us: