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Si ferma la corsa dei giovani Dolphins

Ancona – In ogni sport esistono partite che vengono dimenticate nel giro di una settimana. Altre restano impresse soltanto perché annotate in qualche almanacco. Esistono poi altre partite destinate a segnare la storia di uno sport al punto che occorrerebbe custodirle e renderle visibili a tutti. E lo spettacolo andato in scena domenica tra le […]



Ancona – In ogni sport esistono partite che vengono dimenticate nel giro di una settimana. Altre restano impresse soltanto perché annotate in qualche almanacco. Esistono poi altre partite destinate a segnare la storia di uno sport al punto che occorrerebbe custodirle e renderle visibili a tutti. E lo spettacolo andato in scena domenica tra le formazioni Under 21 dei Dolphins Goes Ancona e gli Hogs Reggio Emilia è esattamente una di queste. Pensate. Non sono bastati quattro quarti di gioco, 48 minuti di partita effettiva, per decretare una vincitrice. Tantomeno sono serviti due overtime, quelli che nel calcio si chiamerebbero tempi supplementari. Alla fine, per spuntarla, gli Hogs Reggio Emilia hanno avuto bisogno di un terzo tempo extra che si è interrotto quando, purtroppo per i Dolphins, Mejdi Soltana s’è fatto intercettare un lancio da De Jesus Dos Santos Junior. Fino a quel momento infatti, ad ogni meta degli Hogs era sempre seguito il pareggio anconetano in un susseguirsi senza soluzione di continuità di azioni, emozioni e tentativi di corsa in meta. La partita tra le due superpotenze del football italiano Under 21 prometteva si spettacolo e scintille, ma chi si sarebbe mai immaginato un match pressoché perfetto giocato da entrambe le formazioni, con pochissimi errori difensivi da ambo le parti e gli attacchi atomici delle due squadre imbrigliati in giocate difensive qualitativamente ottime al punto da farli sembrare sterili? Poche storie quindi, perché che la partita è stata disputata tra giocatori Under 21 e non della prima squadra, non se n’è accorto veramente nessuno. Il primo tempo si è chiuso sul 14-14 e nella ripresa sono gli Hogs a passare in vantaggio con una corsa del fullback Michelini, un “trattore” di qualità assoluta in grado di guadagnare 135 yds in 25 portate. La trasformazione degli emiliani fallisce e si rimane sul 20-14. Da qui in poi è show time delle difese con gli Hogs che provocano e ricoprono un fumble ed i Dolphins che sterilizzano un quarto down degli ospiti costringendoli anche ad un punt. Menzione d’onore meritano Riccardo Battilà e Lorenzo Troisi autori rispettivamente di uno e due sack consecutivi al quarterback emiliano che ha permesso ai Dolphins di riprendere le redini del gioco nel momento decisivo della partita, in limitare della gara regolamentare. Siamo infatti al gran finale. Il risultato è sul 20-14 per gli Hogs con la palla in mano ai Dolphins sulla metà campo e 15 secondi da giocare. I cinquecento spettatori del Giuliano sono in piedi con il fiato sospeso. Il qb Soltana lancia un missile per “Iron” Marchini che saltando sulla testa degli avversari trova la maniglia del cuoio dentro l’end zone avversaria. Il pubblico esplode in un boato fragoroso per lo spettacolare touch down che segna il pareggio sul 20-20. 3 secondi alla fine, è il momento della trasformazione che potrebbe valere la vittoria. Ma il calcio di Marchini è 10 centimetri fuori dai pali. Ed il football, vale la pena di ricordarlo, è uno sport di centimetri. Tutto da rifare, e si parte con la roulette dell’overtime, i supplementari. E dopo due botta e risposta tra i due attacchi in campo il sipario si cala sull’intercetto degli Hogs. Analizzando più specificatamente la partita dei Dolphins, è possibile individuare qualcosa che non ha funzionato? “Anzitutto vanno fatti – spiega il coach Dolphins Gianni Luchena – e rifatti i complimenti ai ragazzi della difesa. Quest’anno li abbiamo messi più volte sul banco degli imputati per le troppe distrazioni difensive. E invece contro gli Hogs sono andati ad un passo dall’essere perfetti. C’è mancato un pelo così dall’esserlo ed alla fine la tattica Wing T è stata assorbita senza particolari problemi”. Dunque cosa è mancato di preciso dato che a sentire queste parole sembra che sullo scranno debba finire l’attacco, considerato il fiore all’occhiello della formazione dorica? “Ma no – precisare Luchena – nessuna colpa specifica. I ragazzi dell’attacco hanno dato tutti il 100% anche loro. La verità è che Mejdi Soltana , Michele Marchini e Filippo Limitone, hanno dovuto ricoprire diversi ruoli anche in difesa oltre che badare all’attacco. Ciò ha tolto loro lucidità e freschezza. Quindi a loro va tributato un giusto applauso per l’impegno dimostrato e per non aver ceduto fino all’ultimo istante. E pazienza se abbiamo perso. Abbiamo dimostrato – spiega orgogliosamente il coach – a quella macchina da guerra che sono gli Hogs Under 21 che i nostri ragazzi non sono di certo da meno. E alla fine siamo riusciti a segnare 36 punti ad una squadra che prima di scendere in campo al Giuliani ne aveva subiti solo 12 in tre partite”. Verità assoluta quella del coach. L’Under 21 dei Dolphins Goes Ancona si è dimostrato un gruppo di ragazzi di cui andare assolutamente fieri. Degli autentici guerrieri in erba il cui futuro in prima squadra è, coi giusti tempi, pressoché certo. Ora i ragazzi del presidente Leo “Bambà” Lombardi dovranno infatti vedersela ancora una volta contro gli Hogs. Questa volta però si giocherà a Reggio Emilia domenica 13 novembre prima del gran finale di regular season previsto domenica 20 novembre, sempre alle ore 15,30 al Giuliani di Torrette contro i Guelfi Firenze. E poi sarà tempo dei play-off scudetto lungo la strada che porta verso la finale che assegnerà lo scudetto italiano prevista per il 18 dicembre al Velodromo Vigorelli di Milano.

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