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Dolphins 27, Panthers 38

Ancona, 1 aprile 2012 – Sono i Panthers Parma ad aggiudicarsi lo scontro diretto con la capolista Dolphins Ancona con il risultato di 38 a 27. Ad Ancona si vede il miglior attacco di questa stagione e supportato da una difesa granitica


Ancona, 1 aprile 2012 – Sono i Panthers Parma ad aggiudicarsi lo scontro diretto con la capolista Dolphins Ancona con il
risultato di 38 a 27. Ad Ancona si vede il miglior attacco di questa stagione e supportato da una difesa granitica. I campioni d’Italia cedono solo negli ultimi 5 minuti complici qualche errore di troppo, un po’ di stanchezza rispetto ai Dolphins che arrivavano da un turno di riposo e l’attacco avversario davvero uno dei migliori del campionato. Una vittoria, quella in terra marchigiana, che permette ai ducali di agguantare la testa della classifica. La partita inizia con il kick-off dei Dolphins; i Panthers ritornano con Malpeli Avalli fino alle 40 yard. L’attacco ducale entra in campo ma subisce una doccia fredda: fumble di Taylor Spears recuperato dai padroni di casa. L’attacco marchigiano fa il suo ingresso sul terreno di gioco; al quarterback Pentello bastano tre lanci per mandare in end zone Rosnick e Morichi segna la trasformazione (7-0). La partita è solo alle battute iniziali e i parmigiani hanno tutto il tempo per rimettere in pari i giochi. Con pazienza conquistano yard su corsa con Taylor Spears che porta la palla fino alle 7 yard; al terzo down Monardi da distanza ravvicinata preferisce lanciare per Finadri che segna; Vergazzoli trasforma per il pareggio. Monardi si affida ancora alle mani di Finadri; il wide receiver in maglia numero 6 ricompensa la fiducia del quarterback ducale ricevendo una palla sulla destra, aggira uno dei difensori avversari e in poche falcate supera la goal line; a seguire Vergazzoli firma il 14-7. I Panthers continuano a macinare gioco e ancora una volta si trovano all’interno della red zone. La palla è affidata a Taylor Spears che spinge al centro con due corse consecutive per il terzo touchdown della partita mentre Vergazzoli centra i goal post (21-7). Con soli 40 secondi rimasti alla fine del primo tempo i Panthers sono bravi a mettere sotto pressione l’attacco marchigiano costringendolo al quarto tentativo, intercettato da Diaferia che manda così i compagni negli spogliatoi in vantaggio 21 a 7. Il secondo tempo si apre con un doppio sack dei Panthers, prima Gennaro e poi Bernardoni mettono a terra Pentello. L’attacco nero-argento è trascinato ancora dallo straordinario Jaycen Taylor Spears che palla alla mano s’infila tra gli avversari saltandoli una alla volta e corre per 74 yard, la corsa più lunga dei Panthers degli ultimi quattro anni; Vergazzoli trasforma e incrementa il vantaggio sul 28 a 7. Poco dopo il kicker ducale sarà ancora una volta protagonista con un field goal di 25 yard: Panthers 31 – Dolphins 7. I Dolphins rispondono con un ritorno di Rosnick di circa 70 yard che fa tremare la difesa parmigiana: il wide receiver in maglia verde-arancione è spinto fuori dal campo a 2 yard dalla goal line, ma un fallo durante il ritorno fa ripartire Ancona da metà campo. I padroni di casa riprendono fiducia; Pentello pesca i suoi ricevitori con alcuni buoni passaggi; ai limiti della red zone alza la testa e vede Rosnick tagliare sulla sinistra completamente libero e realizzare il secondo touchdown della giornata; Morichi sbaglia la trasformazione (13-31). L’attacco ducale continua però a girare bene e lo dimostra con l’ennesima combinazione vincente tra Monardi e Finadri; Vergazzoli si conferma il solito cecchino (13-38). La partita però è ancora lunga. I Dolphins riescono ad impensierire i Campioni d’Italia che si fanno sorprendere sulla sinistra da Renzi che riceve uno splendido passaggio di Pentello; i marchigiani tentano di recuperare altri due punti, ma la conversione non ha successo (19-38). Il successivo fumble di Sales sul kick-off carica i Dolphins che inanellano una serie di veloci e precise combinazioni fino a segnare il quarto touchdown con Marchini; questa volta va a buon fine anche la trasformazione da due punti tra Pentello e Pagliaro che portano i padroni di casa sul 27 al 38.

fonte Uff. Stampa Panthers

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Sconfitti ma con onore. E con un finale in crescendo che nel football qualcosa conta. Gli Energy Building Dolphins Ancona perdono la sfida casalinga contro i Panthers Parma nel big match della quinta giornata del campionato IFL. Un 27-38 che ben descrive la partita vista domenica, con i primi due quarti saldamente in mano ai Panthers e il comeback finale dei Dolphins giunto troppo tardi per poter ribaltare la partita. I Panthers infatti, se si eccettua un primo drive in cui han subito perso palla con un fumble per poi prendere touchdown al primo attacco Dolphins, non hanno più sbagliato nulla o quasi arrivando a concedere campo e spazi ai dorici solo quando la partita era praticamente al sicuro. I Dolphins per conto loro hanno probabilmente pagato le troppe assenze in allenamento che, unite ad una non perfetta condizione fisica di molti elementi chiave, hanno impedito a Coach Gianluigi Luchena ed al suo staff di preparare schemi e contromosse alla perfezione per tenere a bada una delle squadre più forti d’Europa. In particolare a fare la differenza è stata la temuta defensive line dei Panthers che è riuscita a piazzare ben quattro sack ai danni del quarterback dorico Rocky Pentello e più in generale a mettere pressione all’intero attacco anconetano. E in fase difensiva i Dolphins, nonostante si sia tutto sommato riusciti a ben contenere le corse del runningback Taylor Spears, Tommaso Monardi è riuscito comunque a mandare in touchdown Tommaso Finadri per ben tre volte. E quando Pentello & Company sono riusciti a prendere in mano le redini della partita nel corso del terzo quarto, alcuni episodi hanno finito col condizionare il morale prima ancora che la partita stessa. Gli arbitri han chiesto l’utilizzo della catena per ben quattro volte e in almeno una di queste è apparso chiaro a tutti che il quarto down era stato completato. Il tutto a poche yard dal tochdown. Pazienza. E stessa cosa è avvenuta poco dopo, quando Pentello dopo una serie di ottimi lanci ha visto il proprio drive annullato da un fumble causato dal ricevitore Fabio Capodaglio che ha permesso ai Panthers di prendere la palla e andare poco dopo in touchdown. La partita per molti è finita qui. “I troppi complimenti ricevuti per le due vittorie -esordisce coach Luchena- uniti ai pochi allenamenti svolti per preparare questa partita hanno finito per condizionarci. Per di più contro quella che a tutti gli effetti è la squadra più forte d’Italia. Ora tuttavia sappiamo qual è il nostro valore e una volta presa confidenza con quanto c’era da fare abbiamo saputo tenere campo contro i Panthers, dimostrando di non essere di meno da loro. Insomma -conclude Luchena- questa è una di quelle sconfitte che se ben assimilata e presa per quel che è può farci davvero crescere e tanto”. Sulla stessa lunghezza d’onda è l’offensive coordinator dorico Stefano Paolucci: “E’ una sconfitta amara perchè non ci sta. Non perchè Parma ha demeritato ma perchè abbiamo perso e di poco contro una squadra come Parma senza essere riusciti a preparare bene e come si deve la partita. Abbiamo avuto tutti a disposizione solo il giovedì ed abbiamo fatto quello che abbiamo potuto. In particolare mi brucia non essere riusciti a mettere pressione al quarterback Tommaso Monardi che troppevolte ha avuto tutto il tempo che ha voluto per ragionare e fare quello che voleva. Peccato. Anche perchè avremo voluto dedicare la vittoria ad un nostro vecchio amico e compagno di squadra, Fabio Di Benedetto detto “Miscia” che ha giocato con noi per un decennio ed è deceduto nei giorni precedenti la partita. Ci riproveremo a Cernusco sul Naviglio contro i Daemons”. Ed infatti nulla è compromesso per la corsa ai playoff che vede al momento in lizza ben nove formazioni su dodici, anche se la matematica nulla vieta alle tre squadre ancora a zero vittorie, Seamen Milano, Doves Bologna e Marines Lazio, di scalare ancora la classifica. Da sottolineare che all’intervallo l’amministratore delegato della Energy Building, Danilo Fuligna, ha premiato Rocky Pentello con un trofeo per i mille tentativi di lancio effettuati da quando gioca nei Dolphins. Dopo la pausa pasquale, i Dolphins sono attesi al match in casa della matricola terribile dei Daemons Cernusco sul Naviglio, sabato 14 alle 21. Il prossimo impegno in casa è invece previsto per domenica 22 aprile, al Giuliani di Torrette, ore 15,30 contro gli Hogs Reggio Emilia.

fonte Uff. Stampa Dolphins

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