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I Dolphins a quota 100

Firenze – A Firenze i Dolphins Goes Ancona sconfiggono i Guelfi per 40-100 ed accedono matematicamente ai play off a tre partite dal termine della regular season. Il punteggio non deve trarre in inganno. Come sempre stiamo parlando di football americano e non di basket NBA. Ironia e battute a parte prometteva touchdown a go […]



Firenze – A Firenze i Dolphins Goes Ancona sconfiggono i Guelfi per 40-100 ed accedono matematicamente ai play off a tre partite dal termine della regular season. Il punteggio non deve trarre in inganno. Come sempre stiamo parlando di football americano e non di basket NBA.

Ironia e battute a parte prometteva touchdown a go go e tanto spettacolo la sfida andata in scena domenica 23 tra due delle formazioni più spregiudicate ed innovative del panorama del football americano giovanile. Ebbene la partita non ha tradito le attese. Pubblico in visibilio per i 140 punti segnati e le 21 corse terminate in end zone da parte delle due compagini. Un po’ meno entusiasti gli staff tecnici e dirigenziali delle due squadre che tra una palpitazione e l’altra dovranno assolutamente mettersi a lavoro per cercare di migliorare il gioco difensivo.

Più in particolare, per quanto riguarda i Dolphins, i dubbi e le paure delle vigilia si sono rivelati più che fondati. I giovani delfini di coach Gianni Luchena, nonostante una settimana di intensi allenamenti, hanno faticato più del previsto ad adattarsi agli schemi d’attacco dell’unica squadra under 21 (assieme ovviamente ai Dolphins) a giocare prevalentemente attraverso i passaggi del proprio quarterback anziché sulle corse. “Una settimana di allenamenti su allenamenti – spiega proprio Luchena – a quanto pare non è servita a molto”. In particolare l’esperto coach di Ancona ancora una volta punta il dito più sulla scarsa condizione mentale che sull’effettiva incapacità a memorizzare e a mettere in pratica gli schemi sostenendo che “Molti ragazzi della difesa sembravano imbambolati ed immobili in mezzo al campo, mentre il quarterback avversario serviva i propri ricevitori. La cosa mi preoccupa non poco e sotto l’aspetto mentale c’è ancora da lavorare molto. Anzi moltissimo”.

Si sapeva che i Guelfi sarebbero stati una formazione quanto mai ostica e, sempre col dovuto rispetto, decisamente superiore qualitativamente parlando ai Neptunes Bologna e ai Bobcats Parma sin qui incontrate. Ed infatti dopo aver perso il primo quarto per 26-24 ed essere ed aver subito decisamente troppo anche nel secondo, Coach Luchena decide di vincere la partita adottando soluzioni estreme a mali estremi. Fuori i defensive back titolari e dentro i ricevitori Michele Marchini e Filippo Limitone. Due che, come lascia intendere il proprio ruolo, a palla sono abituati a riceverla e non ad intercettarla. E quindi hanno scarsa esperienza in difesa. Tuttavia Luchena ha pensato ad affidarsi a due ragazzi che, nonostante la giovanissima età, hanno già qualità ed esperienza a sufficienza per sapersi reinventare all’occasione in qualsiasi parte del campo. Non è un caso infatti se entrambi sono ormai titolari sia nella prima squadra dei Dolphins che nelle nazionali maggiore e Juniores.

La scelta di Luchena si rivela vincente perché da quel momento l’attacco Guelfo inizia lentamente a spegnersi, mentre durante le giocate d’attacco, proprio Marchini e Limitone, coadiuvati da uno stratosferico Gerardo Frazzetto indispensabile anche negli special team, mettono nel carniere touch down su touch down rendendo di fatto inutili i primi due stupendi quarti giocati dai fiorentini.

Altalenante invece, sempre a detta di Luchena, è stata questa volta la prova del quarterback Mejdi Soltana, reo secondo il coach di prendersi anche lui troppe pause. Una condizione che, più che penalizzare lanci e giocate varie dei Dolphins, rischia alla lunga di gravare sulla condizione fisica del ragazzo che, parole del coach “diventa facile preda dei difensori avversari e prima o poi rischierà di farsi male sul serio. Pazienza se qualche giocata va a male, l’importante è che i ragazzi non si facciano mai male”.

Come dicevamo con questa vittoria Ancona conquista matematicamente l’accesso ai play off. Resta soltanto da capire se da vincitrice della division o come migliore delle seconde. Stessa situazione per gli avversari di domenica, vale a dire gli Hogs di Reggio Emilia.

Ecco quindi che la partita del Giuliani alle ore 15,30 non sarà di certo priva di significato. Anche perché, data la formula ad orologio prevista per le due successive partite, Ancona e Reggio dovranno affrontarsi anche domenica 6 novembre sul campo della miglior classificata.

Sino ad ora gli emiliani si sono dimostrati l’under 21 più tosta. Un’autentica schiacciasassi che segna punti su punti e concede poco o nulla in difesa. Per i Dolphins distrarsi questa volta potrebbe risultare fatale.

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