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Dolphins 33, Seamen 21

Prova d’orgoglio doveva essere e prova d’orgoglio è stata. All’ultimo appuntamento stagionale, su un terreno ostico com’è quello d’Ancona, la versione più giovane dei Seamen, privi, ricordiamolo, di due pilastri che portano i nomi di Jordan La Secla e Anthony Di Michele, dimostra ancora una volta di quale pasta sia fatta la linea verde dei marinai tenendo testa e persino creando qualche preoccupazione al blasonato avversario.



Prova d’orgoglio doveva essere e prova d’orgoglio è stata. All’ultimo appuntamento stagionale, su un terreno ostico com’è quello d’Ancona, la versione più giovane dei Seamen, privi, ricordiamolo, di due pilastri che portano i nomi di Jordan La Secla e Anthony Di Michele, dimostra ancora una volta di quale pasta sia fatta la linea verde dei marinai tenendo testa e persino creando qualche preoccupazione al blasonato avversario. Con l’inedito duo straniero formato da Alex De Michele e Alexis Magallanes, al suo debutto in campionato, la Milano blue navy incassa una sconfitta il cui punteggio, 33 a 21, rispecchia il sostanziale equilibrio in campo che appare ancora maggiore se si pensa che all’inizio dell’ultimo quarto i Dolphins conducevano con un risicato 20 a 14. In vantaggio con Rosnick, in avvio, i marchigiani dovevano subire la rimonta meneghina che si concretizzava con un TD su corsa di Lorenzo Nardin, sempre più a suo agio nei meccanismi offensivi, trasformato “alla mano” da Alex Di Michele (7-8). Tra la fine della prima frazione e il secondo quarto, nonostante la ferrea resistenza difensiva dei Seamen, ne sia esempio l’intercetto messo a segno da Zanini su “sua maestà” Rocky Pentello, i Dolphins tornavano avanti con le marcature di Pagliaro e Renzi a chiudere il primo tempo sul 20 a 8. Tutto finito ? Neanche per sogno. Mossi dal medesimo furore agonistico che aveva caratterizzato gli ultimi match i marinai ritrovavano la linea di galleggiamento violando l’end zone anconitana con Alexis Magallanes che dimostrava in un sol colpo tutte le sue doti di runner e realizzatore. La gara si chiudeva con la doppia segnatura di Rosnick, davvero un spina nel fianco per tutta la durata dell’incontro e la soddisfazione personale per Fabio Di Rosa a rompere finalmente il ghiaccio con ua bella portata di 35 yarde. Finiva 32 a 21 per Ancona, ma la sensazione maturata è quella che una squadra al completo, con un obiettivo ancora perseguibile avrebbe potuto realizzare ben altro risultato. Messe da parte le recriminazioni e archiviata una stagione che solo nel finale, dopo le tristi e note vicende, ha regalato qualche sorriso ogni attenzione passa ora su un futuro da costruire tutto sul talento e le potenzialità di uno dei roster più giovani della lega. Il primo, importante appuntamento è già alle porte, rappresentato da quel camp, diretto da Joe Knoll e supportato dal trio d’atleti USA, che avrà luogo al Vigorelli dall’11 al 15 giugno. Una grande occasione per giovani e giovanissimi non solo d’approcciare il football americano, con tutto il suo fascino, ma soprattutto d’entrare nella grande realtà “marinaia” che attende con impazienza il prossimo autunno per una nuova e,si spera ancora vincente, avventura nei tornei juniores.

Dolphins Ancona – Seamen Milano 33-21 (14-8 6-0 0-6 13-7)

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Missione compiuta: gli Energy Building Dolphins Ancona interrompono la striscia di 3 sconfitte consecutive vincendo per 33 a 21, evitano qualsiasi inutile acciacco nell’ultima di regular season pur schierando quasi tutti i giocatori (eccezion fatta per Marchini), senza quindi perdere il ritmo partita e danno spazio a giovani che sicuramente impareremo a conoscere nei prossimi campionati. Il tutto sotto la sapiente ed illuminata regia di Rocky Pentello, ancora protagonista indiscusso del match quasi 300 yards lanciate e 4 TD.

Sotto un sole più da Agosto che da inizio Giugno, i Seamen Milano erano arrivati al Giuliani di Torrette in formazione ampiamente rimaneggiata: Jordan La Secla e Anthony DiMichele si erano infatti infortunati la settimana scorsa. Il secondo è stato ottimamente sostituito dal messicano Alexis Magallanes (202 yards corse), mentre per il ruolo di QB i milanesi si sono affidati ad una soluzione interna, con il duo Nardin – Pastori che si sono divisi gli snap.

L’attacco degli “uomini di mare” anche a causa delle assenze è andato quasi sempre per “via terra” (6 lanci tentati, di cui uno soltanto completato): molte, moltissime corse (54), che hanno prodotto buoni risultati. Il già citato Magallanes, Alex DiMichele, Piccinini, ma anche nella prima parte della partita lo stesso QB Nardin, hanno dato qualche grattacapo alla difesa dei dorici, che però non è mai affondata, anche grazie ad un paio di fumble recuperati uno da Dal Monte nel drive d’apertura del match e l’altro da Belvederesi, fondamentale a fine terzo quarto, con i Seamen a 10 yards dalla metà del possibile sorpasso. A lungo andare il roster corto ed il caldo, hanno sfiancato i milanesi che solo nell’ultimo quarto hanno abbandonato ogni sogno di vittoria.

Pentello e Doug Rosnick hanno impiegato uno snap per raggiungere i loro traguardi personali: con il primo lancio della partita il QB metteva a segno il 50esimo TD e Doug collezionava la 100esima ricezione che gli valeva pure il superamento delle 1500 yards in stagione. Gli applausi del numeroso pubblico accorso sulle tribune del Giuliani coronavano il momento. Cifre che venivano poi incrementate nell’arco della partita e permettevano al wide receiver al primo anno con i Dolphins di concludere la stagione regolare con 111 ricezioni, 1680 yards e 29 TD: giù il cappello.

Il secondo quarto si concludeva sul punteggio di 20 a 8, con un bel TD per Renzi. “Fluido” era al ritorno dopo un lungo infortunio che soprattutto nelle ultime settimane sembrava non volerlo mollare ed è stato spesso cercato da Pentello proprio nell’ottica di fargli riprendere in fretta il feeling con il campo: ci sarà assoluto bisogno del suo massimo apporto sia offensivo che difensivo nel wild card game del prossimo weekend contro gli Warriors Bologna.

Nel terzo quarto arrivava il momento di maggiore difficoltà per i padroni di casa, iniziato con un onside kick recuperato da Milano, che poi trasformava quel drive “extra” in 6 punti con una meta di Magallanes. Nel drive successivo i “delfini” si trovavano addirittura a fronteggiare un 3rd&38 sulle proprie 9 yards, down chiuso con una magia in ricezione del solito Rosnick, ma che comunque non riusciva a ripetersi poco dopo su un quarto down, non convertito, che riconsegnava il possesso ai Seamen: il pallone del possibile sorpasso. Possibilità poi svanita con l’azione già citata di Paolo Belvederesi che, lesto, recuperava l’ovale sulla linea di scrimmage, perso dai Seamen dopo un brutto snap.

Nel quarto periodo la premiata ditta Pentello-Rosnick produceva altre 2 mete, una delle quali meritava la standing ovation del pubblico, con il prodotto di Colgate che riceveva, sotto doppia copertura, ad una mano sola, sull’angolo lontano della endzone. I Seamen mettevano a segno la loro ultima meta stagionale con una bellissima corsa per 35 yards di Di Rosa, uno dei tanti giovani messi in mostra durante la partita, dai quali sapranno ripartire l’anno prossimo.

Per i Dolphins invece è ancora troppo presto per pensare alla stagione 2013. Il prossimo weekend sarà tempo di playoff, come già annunciato i dorici saranno in trasferta a Bologna, per fronteggiare di nuovo, a 3 settimane di distanza, gli Warriors. Per uno scontro che si preannuncia dall’altissimo contenuto offensivo.

fonte Uff. Stampa Dolphins

fonte Uff. Stampa Seamen

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