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Warriors 41, Dolphins 34

La legge dell’Alfheim Field – imbattuto da due intere stagioni – non perdona e i Warriors Bologna raggiungono la semifinale playoff del campionato IFL di football americano battendo 41-34 i Dolphins Ancona.



La legge dell’Alfheim Field – imbattuto da due intere stagioni – non perdona e i Warriors Bologna raggiungono la semifinale playoff del campionato IFL di football americano battendo 41-34 i Dolphins Ancona. Cuore, cura dei dettagli e fortuna. Questo serve nei playoff e questi sono gli ingredienti della vittoria dei guerrieri, che hanno capitalizzato alla perfezione le 2 palle perse dai marchigiani (1 per i padroni di casa) e hanno soprattutto approfittato dell’infortunio che ha messo ko il fortissimo Rocky Pentello, quarterback dei Dolphins, a metà del terzo periodo.
Protagonista della partita è la coppia Eric Watt-Mattia Parlangeli con tre touchdown che fanno la differenza. Ci si aspettava una partita con gli attacchi a dettare legge e così è per tutto il primo tempo. I Warriors cominciano con un “tre e fuori”, poi le marcature si susseguono. Apre Ancona con la corsa di Pagliaro trasformata da Morichi (0-7), la risposta è di Mario Panzani (7-7, trasf. Guerra) con una ricezione da 12 yards su passaggio di Watt a dare il via a un secondo quarto scoppiettante.
Douglas Rosnick, con una ricezione da 34 yards su passaggio di Pentello, porta avanti Ancona (7-14), Jordan Scott su corsa da 5 yards pareggia (14-14) e poi arriva la prima svolta della partita. I Warriors provocano un fumble di Pagliaro e “Gis” Nobile lo ricopre consegnando nuovamente la palla a Watt. Parlangeli segna il suo primo touchdown della partita con una ricezione da 46 yards (21-14) nell’ultimo minuto del primo tempo, ma Ancona pareggia incredibilmente a tempo scaduto con un passaggio di Pentello che pesca in end zone Michele Martini da 22 yards (21-20, trasformazione bloccata).
L’equilibrio prosegue nella ripresa con Watt che pesca Parlangeli da 22 yards per il 28-20 e ancora l’ottimo Marchini che lo emula ricevendo per una meta da 36 yards, poi trasformata da due punti per il pareggio 28-28. Scott, dopo una serie di giocate fantastiche, perde palla e Ancona si porta a un passo dalla end zone quando arriva la giocata chiave della partita. Pentello, dalle 2 yards, si mette in proprio e cerca di entrare in meta. La difesa reagisce bene, il colpo è durissimo e il quarterback dei Dolphins perde palla e resta a terra. Qualche minuto di preoccupazione, poi si rialza, ma con la spalla destra fuoriuso. I Warriors vanno subito per la giugulare, Watt trova Parlangeli che vola in meta per 98 yards, ma una penalità annulla la grande giocata.
Si arriva al quarto periodo in parità, la combinazione Watt-Parlangeli torna al lavoro e questa volta il touchdown da 50 yards è valido (35-28). L’attacco dei Dolphins viene affidato al diciannovenne Medji Soltana, che mostra subito personalità e va in meta con una corsa da 4 yards. La trasformazione da due non riesce (35-34), l’onside kick viene recuperato da Panzani e i Warriors allungano grazie alle corse di Scott, l’ultima delle quali per il touchdown intoccato dalle 2 yards (41-34). Siamo negli ultimi due minuti, la difesa Warriors regge sul quarto down dei Dolphins e conquista la semifinale, che si giocherà a Parma fra due domeniche nella rivincita dello scorso Superbowl.

fonte Uff. Stampa Warriors

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Finisce al Wild Card Game il percorso stagionale degli Energy Building Dolphins Ancona, alla fine di una partita estremamente equilibrata e che come prevedibile, a fronte di due attacchi esplosivi, è stata decisa da una giocata difensiva all’interno del terzo quarto, pur restando in bilico sino all’ultimo. Il risultato finale di 41 a 34 per i Warriors padroni di casa, imbattuti da 2 anni al Lunetta Gamberini, spedisce i felsinei a Parma, dove tra due settimane si giocheranno l’accesso all’ Italian Super Bowl.

Ma andiamo con ordine: la partita aveva avuto un buon inizio per i dorici, che dopo aver calciato il kickoff con il rientrante Morichi, avevano costretto al punt l’attacco avversario (unico punt di giornata per loro). Nel seguente drive offensivo ben orchestrato e ben equilibrato da Rocky Pentello era arrivato il primo TD di serata grazie ad una corsa di John Pagliaro.

Il primo quarto volava via e si concludeva sul punteggio di 7-0 per gli ospiti, con i Warriors ad un passo dalla meta, ma con un quarto down da giocare ad inizio seconda frazione. Proprio con l’azione d’apertura dopo aver invertito i campi di gioco Bologna pareggiava: Panzani cercato dal suo QB Eric Watt riceveva in endzone sbloccando il risultato al secondo tentativo offensivo. Arrivavano poi 2 TD, uno per parte: il primo dei quali generato da una autentica magia di Pentello che danzava dietro la linea di scrimmage, estendendo il gioco e trovando anche il tempo di dirigere i suoi ricevitori neanche fosse un vigile, prima di pescare libero Rosnick. Bologna rispondeva subito, concludendo il drive successivo con una bella corsa di Jordan Scott, che si tuffava sopra i difensori per valicare la goal line, per lui 2 TD e nel complesso l’ennesima prova da giocatore che non può essere fermato con un solo contatto.

Qui arrivava il primo punto di rottura della partita: ancora un drive equilibrato dei marchigiani arrivava sino alla 5 yards avversarie, dopo anche un quarto down convertito da una rapida corsa centrale di Pagliaro. Il prodotto di Yale però commetteva una delle pochissime sbavature della sua stagione, in cooperazione con Pentello: l’hand off sulla corsa che partiva a 5 yards dalla meta si trasformava in fumble ricoperto poi da Christian Nobile. Da lì c’erano ancora 95 yards per raggiungere la goal line avversaria e solo 2 minuti a disposizione. Pochi…anzi troppi: dopo aver mosso rapidamente la catena fino a metà campo, Watt, scappava dalla pressione di D’Eramo e riusciva a pescare oltre la secondaria dorica Parlangeli: da possibile sack subito a TD da 48 yards e primo vantaggio per Bologna (21-14). Ma come detto in precedenza i 2 minuti s’erano rivelati sin troppi, Bologna lasciava ancora 63 secondi da giocare, Pentello li utilizzava tutti, con l’ultimo snap che partiva quando ce ne erano ancora 4 e con i Dolphins lontani ancora 21 yards dai 6 punti, che puntuali arrivavano anche alla fine di questo drive, con l’ennesima prestazione da vigile del QB in maglia bianca che pescava Marchini, ma che restavano tali causa trasformazione non valida. Il punteggio all’intervallo lungo era quindi di 21 Warriors 20 Dolphins.

Come avvenuto per Bologna ad inizio partita, anche Ancona usciva dagli spogliatoi con un drive che si concludeva però troppo presto: costretti al punt dopo 6 giochi, che l’ottimo Marchini faceva uscire dal campo sulle 22 yards avversarie. Ancora un TD per parte (Parlangeli e Marchini, entrambi in ricezione) con quello di Ancona che valeva 8 punti, grazie alla conversione da 2 andata a buon fine con passaggio di Pentello per Rosnick e che riportava il match in parità a metà terzo periodo (28-28).

Qui accadeva davvero di tutto: con la partita che non lasciava intuire in alcun modo quale potesse essere il suo epilogo, entravano definitivamente in campo le difese, che dopo aver remato contro gli attacchi altrui per tutta la partita si ergevano a protagoniste principali. Iniziava quella dei Dolphins che sulla ennesima corsa di Scott, riusciva a mettere le mani sul pallone, strappandoglielo via e recuperandone il possesso. Pentello tornava in campo sulle proprie 40 yards con il piglio giusto, coinvolgendo tutte le sue armi: da Marchini a Limitone, passando per l’onnipresente Pagliaro, cercato sia su corsa che su lancio.

Qui il momento clou del match, pochi minuti alla fine del terzo quarto, punteggio ancora in parità, palla ad una yard dalla meta, primo tentativo da giocare: i dorici cercano di sorprendere gli avversari, finta di consegnato per Pagliaro, Pentello mantiene la palla e prova a guadagnare lui stesso l’ultima maledetta yard, viene colpito, perde il possesso dell’ovale, poi ricoperto dai felsinei. Resta a terra qualche minuto ed esce dal campo con una spalla fasciata e la consapevolezza che la sua partita è finita lì. Ma non lo è quella dei suoi compagni, che prima subiscono un TD su uno screen pass trasformato in meta da una corsa dopo la ricezione di 49 yards di Parlangeli, e che poi reagiscono ancora, guidati in regia dal giovane Medji Soltana che riporta ancora i suoi a contatto: 35 a 34, dopo un tentativo di conversione da 2 punti non andato a buon fine.

Restano pochi minuti, i Dolphins tentano di recuperare il proprio kick off, ma non vi riescono. Al resto ci pensa Jordan Scott, che corre ripetutamente, mangiandosi il cronometro e portando i suoi ancora avanti di 7 lunghezze. Servirebbe un miracolo: con 2 minuti da giocare tempo ce ne sarebbe ancora, ma la difesa dei Warriors torna al lavoro e costringe al turnover on downs i dorici.

Sfumano i sogni di gloria dei marchigiani, continuano quelli degli emiliani. Per i Dolphins la stagione si conclude con un po’ d’amaro in bocca, ma l’uscita dal Lunetta Gamberini a testa alta sarà la spinta per tornare su questi campi a questi livelli anche l’anno prossimo, con la speranza di guadagnare quell’ultima maledetta yard.

fonte Uff. Stampa Dolphins

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