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Rhinos spietati, gli Hogs fuori dai playoff

Hogs – Rhinos è una partita ben diversa da quello che dice la classifica, sono due squadre che forse con maggior fortuna (o esperienza?) avrebbero potuto dire la loro ai playoff, due squadre che hanno saputo mettere in campo le due migliori difese del campionato (199 punti subiti ma gli Hogs devono ancora giocare una […]


Derrick Simmons (#3) in ricezione - Hogs Reggio Emilia, IFL 2010

Hogs – Rhinos è una partita ben diversa da quello che dice la classifica, sono due squadre che forse con maggior fortuna (o esperienza?) avrebbero potuto dire la loro ai playoff, due squadre che hanno saputo mettere in campo le due migliori difese del campionato (199 punti subiti ma gli Hogs devono ancora giocare una partita) e due attacchi votati al controllo di palla.

I Rhinos scendono in campo con l’unica motivazione di mettere il 4 nella casella delle vittorie, e quindi finire la stagione con un buon 50% (4-4), motivazione che forse viene stuzzicata anche dalla voglia di rendere pan per focaccia a quei reggiani che nel 2006 strapazzarono proprio in semifinale di A2 i milanesi per 42-0, gli stessi reggiani che lo scorso anno, al loro esordio in IFL fecero lo sgambetto proprio ai milanesi alla prima giornata di campionato, disputata al Vigorelli.
Le possibilità di playoff infatti erano svanite appena dopo la vittoria di Bolzano ad Ancona, per i milanesi.

Per gli Hogs invece, la motivazione era ancora più importante, cercare di restare in pista per un posto ai playoff, magari proprio a spese di quei Giants Bolzano, spazzolati proprio dai reggiani alla quarta giornata con un sonante 47-0.

Il favore del pronostico è indeciso, la maggioranza propende per gli Hogs in virtù della maggior motivazione ed anche per il trend favorevole degli emiliani verso i lombardi. E non lasci ingannare l’infortunio di Mittasch, perchè in settimana a Scandiano è “atterrato” un running back, tale Sha-Ron Edwards che non può considerarsi una riserva o un ripiego, ma un gran titolare.

La partita in se’ prende la piega giusta, il nuovo fenomeno granata fa i numeri e gli Hogs cominciano subito a macinare gioco, e a fine del primo quarto siamo 14-7 per Reggio Emilia.

I Rhinos tuttavia dimostrano quanto di buono fatto quest’anno, e non stanno a guardare, anzi, con un gioco più equilibrato di Reggio e con un controllo palla terra/aria come non mai, Milano comincia poco per volta a macinare gioco e a chiudere quello di Reggio.

Ruoli capovolti, gli Hogs vivono di big plays, con due corse di Edwards da oltre 50 yards cadauna (concluse in endzone) e una di Holmes (sempre da più di 50 yards) i porcellini riescono a restare in gara, ma quando non arriva il big play per Reggio iniziano i problemi.

Dall’altra parte invece, Brock Smith distribuisce palloni a tutti i possibili ricevitori (Arioli, Piccoli, Bonanno, Catalano) dimostrando un’ottima visione di gioco, e al momento giusto Butler colpisce duro andando a segno.

E’ un alternarsi di segnature, e Reggio paga salato il conto per le trasformazioni sbagliate.

La partita finisce 41-39 per i Rhinos, con l’ultima azione di Reggio, un hail mary pass di Holmes, che viene stroncata dalla buona secondaria di Milano all’ultimo secondo.

Come si diceva all’esordio dell’articolo, Rhinos ed Hogs forse, con un briciolo di esperienza in più avrebbero potuto cambiare le sorti del campionato, e forse questo è stato l’anno che potrebbe aver incubato, insieme a Panthers ed Elephants, le protagoniste dei prossimi anni della IFL.

Per Reggio Emilia ha pesato molto in tutto il campionato la difficoltà sugli special teams e nelle trasformazioni, per Milano invece è stato più un problema di esperienza, i Rhinos hanno infatti letteralmente buttato via la vittoria a Bolzano e forse anche quella di Catania (4 palle perse non passano inosservate).

Ora milanesi e reggiani avranno tempo per pensare ai propri errori, e capire se nella IFL 2011 vorranno (e potranno) essere i nuovi protagonisti del football di vertice.

Foto: Hogs Reggio Emilia

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