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Warriors 83, Dolphins 68

151 punti totali, record per una partita di serie A (il precedente, 145 di Hogs-Elephants 70-75 dello scorso anno), record storico di punti segnati in un’unica partita dai Warriors, 83, e gara che si è chiusa dopo quasi quattro ore di gioco, quando l’aria della notte stava già spazzando la Lunetta Gamberini: non è stata certo una partita normale, quella tra Warriors Bologna e Dolphins Ancona, ma quello che conta è che i Guerrieri sono riusciti a portarla a casa, con un 83-68 adatto più al basket che al football, un punteggio che non fa certo contenti i defensive coordinator delle due squadre.


151 punti totali, record per una partita di serie A (il precedente, 145 di Hogs-Elephants 70-75 dello scorso anno), record storico di punti segnati in un’unica partita dai Warriors, 83, e gara che si è chiusa dopo quasi quattro ore di gioco, quando l’aria della notte stava già spazzando la Lunetta Gamberini: non è stata certo una partita normale, quella tra Warriors Bologna e Dolphins Ancona, ma quello che conta è che i Guerrieri sono riusciti a portarla a casa, con un 83-68 adatto più al basket che al football, un punteggio che non fa certo contenti i defensive coordinator delle due squadre. I Warriors conquistano una vittoria fondamentale che salvo colpi di scena impronosticabili dovrebbe valere un posto tra le prime tre della regular season, anche se Catania e Parma non si fermano e centrare una delle prime due posizioni, che darebbe l’accesso diretto alla semifinale e la possibilità di giocare in casa, sembra ormai speranza remota.

La gara della Lunetta si è aperta con il Td su ricezione da 35 yards di Mario Panzani, che dopo aver raggiunto le 12.000 yards ricevute in carriera continua a far scorrere il tassametro, poi buona difesa dei Guerrieri e 13-0 con la corsa di Jordan Scott, non trasformata da Guerra. Mentre la difesa bolognese perde subito Ropa (rientrato da un problema muscolare ma vittima di una ricaduta) l’attacco Dolphins va a segno con Rosnick e dà il via a un botta e risposta: Parlangeli riceve e vola in end zone per il 21-6, con la trasformazione da due punti di Scott, Rosnick accorcia e trasforma da due per il 21-14, ancora Scott su corsa fa 28-14, Pagliaro su corsa (trasf. no good) sigla il 28-20 e Scott firma il suo terzo Td di serata per il 35-20. Un intercetto di Biagini su Pentello regala un break ai Warriors, Parlangeli va ancora a segno, Pagliaro lo imita dall’altra parte – Limitone trasforma da due – ma il restante minuto prima dell’intervallo basta ai Warriors per segnare il 49-28 con Peoples.

In apertura di terzo quarto segna ancora Rosnick, risponde ancora Mattia Parlangeli poi i Dolphins operano un break tornando a contatto con due touchdown consecutivi di John Pagliaro, entrambi con trasformazione da due fallita, dopo un coraggioso tentativo di onside kick riuscito: il terzo quarto si chiude con i Guerrieri avanti 55-46. Mario Panzani apre le segnature dell’ultima frazione per il 63-46 (Scott trasforma da due) ma Rosnick segna e Soltana trasforma da due: si procede sferrando un colpo a testa anche se i Guerrieri nel finale perdono anche Walter Peoples per un duro colpo alla spalla, proprio sotto gli occhi di tutta la famiglia, arrivata dagli States. Segnano ancora Scott e Rosnick poi è Marco Piva a firmare un pezzo di storia con il Td del 77-60 che sancisce il record di punti dei Warriors in una singola gara (il precedente era 72) ma Rosnick, al sesto Td della sua serata, non si arrende e la trasformazione da due di Pentello tiene Ancona in gara, sul 77-68. Ma Eric Watt gioca la partita perfetta e col suo ottavo Td pass di serata pesca in end zone Parlangeli per l’83-68: i Warriors segnano così su ogni drive d’attacco giocato – ad eccezione dell’ultimo, ma solo perché si inginocchiano per far scadere il tempo – mentre le ostilità si chiudono quando l’attacco Dolphins viene finalmente fermato dalla difesa guerriera.

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83 a 68. No, non stiamo parlando di un incontro di basket tra Virtus Bologna e Sassari, ma è il risultato finale del match che Sabato sera, sino alle prime ore della Domenica, ha visto protagonisti vincenti gli Warriors Bologna. Dalla parte sbagliata del referto sono finiti gli Energy Building Dolphins Ancona: in fase di presentazione si era sottolineata una nuova identità difensiva dei marchigiani, mancando però di evidenziare una mancanza di continuità che è riemersa prepotente negli 83 punti subiti. In una sfida all’ O.K. Corral a chi segnava più punti, i dorici hanno avuto un momento del match in cui, pur sempre restando dietro nel punteggio, sembrava che l’inerzia potesse girare dalla loro parte: il risultato a fine terzo quarto recitava 55 a 46 per i bolognesi, ma era frutto dell’unico parziale che a fine nottata avrebbe visto vincitori i Dolphins (per 18-6): generato da una giocata degli special team, un onside kick recuperato da John Pagliaro, che aveva portato elettricità sulla sideline di coach Rotelli. Il successivo TD su corsa dello stesso Pagliaro concedeva l’opportunità di riportare la partita ad un possesso di distanza, opportunità che però svaniva inizialmente con la mancata trasformazione da 2 punti e definitivamente nell’ultimo quarto del match in cui i due pugili continuavano a prendersi a pugni senza riuscire però a schivare quelli del diretto avversario: 4 TD per gli emiliani, 3 per gli anconetani, tutti firmati Doug Rosnick che andavano a completare l’invidiabile bottino personale serale di 6 TD ricevuti.In una partita con un punteggio così alto, sembrerà strano, ma i meriti decisivi per vincerla bisogna andarli a ricercare nelle giocate difensive che hanno permesso agli Warriors di mettere da parte, soprattutto nella prima metà, un vantaggio che poi è stato difficilmente recuperabile. È così che emergono 2 giocate difensive: la prima è il turnover on down generato dal primo drive offensivo dei Dolphins Ancona giunto in posizione favorevole, il lancio deviato e caduto incompleto di Rocky Pentello ha riconsegnato il pallone a Bologna sulle proprie 35 yards e ha tenuto ancora per un po’ a zero gli ospiti. La seconda è avvenuta a metà del secondo periodo, con una palla che stavolta non cadeva incompleta, ma ancor peggio finiva, dopo un lancio molto difficile ad attraversare il campo, sulle mani del defensive back Riccardo Biagini, che dopo averla ricevuta sulle proprie 25 yards, la riportava sino alla metà campo avversaria. Di lì a poco Eric Watt avrebbe recapitato uno dei suoi 8 TD pass di serata (questo per 40 yards) che avrebbe dato i 3 possessi di vantaggio. Un divario non più recuperabile. A titolo di prestazioni personali, non si può fare a meno di evidenziare le prestazioni del 23enne WR Mattia Parlangeli e del RB Jordan Scott. Il numero 89 dei felsinei ha messo a segno ben 26 punti (4 TD ricevuti più una trasformazione da 2 punti), l’ex Colgate è riuscito a fare anche di meglio con 28 punti (4 TD su corsa e 2 trasformazioni da 2 punti) lasciando negli occhi dei tanti spettatori sugli spalti del Lunetta Gamberini quello che è stato senza dubbio uno degli highlight del match: una corsa da quasi 50 yards nel quarto periodo. A proposito di azioni spettacolari, la connection Pentello – Rosnick nonostante il punteggio finale di squadra non ha mancato di deliziare gli amanti del gioco: già detto a titolo quantitativo dei 6 TD prodotti dalla premiata ditta, non si può soprassedere sul valore qualitativo di essi, in particolar modo quello di inizio terzo periodo, con ricezione nel centro del campo su una slant veloce in mezzo a tre difensori, con successivo spin move per liberarsi di Peoples e resistenza al tentativo di placcaggio di Federico Forlai sino a trascinarselo in endzone. Restando sempre in casa Dolphins: notevole, poco prima, la corsa di Pagliaro, che da ostacolista puro si era trovato a saltare di netto Scott proteso a placcarlo sulle gambe, che invece se lo vedeva volare sopra la testa in una corsa che portava la partita sul 42 a 28. In una partita sfortunata non va comunque dimenticata la situazione di estrema emergenza a cui ormai i dorici sono abituati da qualche partita a questa parte: né Fulvio Renzi né Stefano Chiappini sono riusciti ad essere della partita, anche Marchini è riuscito ad essere disponibile solo per il primo drive per poi desistere al riacutizzarsi dell’infortunio dal quale sta recuperando. Nonostante la sconfitta, l’head coach Roberto Rotelli inizia con il sottolineare gli aspetti positivi della partita: “I ragazzi non sono mai usciti mentalmente dal match. Siamo stati costretti a rincorrere sempre, ma non abbiamo mai mollato e questo è un aspetto dal quale ripartire per i due prossimi importantissimi impegni, anche per evitare un approccio che mi è sembrato quasi timoroso. Detto dell’aspetto mentale, dal punto di vista tecnico bisognerà trovare il tempo per lavorare su alcune situazioni che ci hanno visti mancare durante la lunga ed estenuante partita di Sabato sera (più di 200 snap totali, ndr): in particolar modo una maggiore attenzione sui placcaggi, anche nelle situazioni di special team, dove troppo spesso abbiamo concesso buone posizioni di campo all’attacco degli Warriors”. Ora davanti ai marchigiani ci sono le due milanesi: domenica prossima gli Energy Building Dolphins Ancona saranno ospiti dei Rhinos al Vigorelli di Milano, prima della chiusura casalinga di regular season, il primo weekend di Giugno, contro i Seamen.

fonte Uff. Stampa Warriors

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