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I Dolphins tornano a sorridere

Continua ad essere perfetto il cammino casalingo degli Energy Building Dolphins Ancona, di coach Roberto Rotelli, che escono dal Dorico con la terza vittoria casalinga su tre impegni. Il risultato finale di 19-0 è figlio di una difesa che non concede praticamente nulla agli Hogs Reggio Emilia e quando lo fa, poi è in grado […]


Continua ad essere perfetto il cammino casalingo degli Energy Building Dolphins Ancona, di coach Roberto Rotelli, che escono dal Dorico con la terza vittoria casalinga su tre impegni. Il risultato finale di 19-0 è figlio di una difesa che non concede praticamente nulla agli Hogs Reggio Emilia e quando lo fa, poi è in grado di mettere a segno dei big play che annulano i tentativi degli ospiti. Dall’altra parte della palla, l’attacco guidato in campo da Rocky Pentello e dalla sideline dall’offensive coordinator Francesco Sclafani, risponde con una prova più che positiva, alternando molto spesso il gioco di lancio con corse produttive, soprattutto grazie alle gambe di Giuseppe Lombi, sempre più uomo barometro delle prestazioni offensive dei “delfini”, in grado di colpire in maniera sostanziosa i buchi che la sua linea offensiva gli apre davanti.

Il primo quarto si conclude con il punteggio di 0-0 e registra il primo turnover di serata da parte del QB dorico: la secondaria degli Hogs si presentava alla vigilia di questa settimana come la più temibile della IFL e così è stato. Jamail Berry evita la chiusura di un quarto down in posizione pericolosa per la sua squadra e permette all’attacco guidato dal QB italiano Marco Lazzaretti di portare avanti un drive a cavallo del primo e del secondo quarto che arriva fino alle 24 yard avversarie. Qui, con il punteggio ancora fermo sullo 0-0, arriva la giocata che a posteriori può essere ritenuta decisiva: in un tentativo di reverse la linea difensiva marchigiana penetra bene nel backfield emiliano e rende difficoltoso il passaggio del pallone che cade a terra, si avventa su di esso Mitch McGrath che recupera il possesso e pone fine ad una serie offensiva molto efficace da parte dei “porcellini”.

Dopo un attacco ancora non efficace dei Dolphins, la palla ritorna agli Hogs, ma la scena qui sopra descritta si ripete: ancora fumble, questa volta in una posizione di campo troppo ghiotta per non essere sfruttata. Pentello cerca subito la endzone indirizzando il suo passaggio su Matt Gordon, la cui ricezione viene impedita in maniera fallosa. Palla posizionata a 5 yard dalla meta e da lì è un gioco da ragazzi per il QB dei Dolphins pescare Fulvio Renzi che nel frattempo aveva corso una bella traccia per liberarsi dalla copertura del defensive back. Touchdown e primi punti sul tabellone della partita, che restano anche gli unici, fino alla fine del secondo quarto, considerando anche l’extra point successivo di Enrico Leonardi che non va a segno.

Il terzo quarto prende inizio quindi con il punteggio di 6-0, ma registra la defezione definitiva di Paolo Meneghetti, infortunatosi proprio nell’azione del recupero del secondo fumble, che va ad aggiungersi a quelle note già prima dell’inizio del match di Michele Marchini, Filippo Limitone e Roman Vikhnin. L’assenza dei primi due, in particolar modo, condiziona non poco le scelte offensive, che devono far fronte all’assenza dei target principali dei lanci di Pentello.

Nonostante un’ottimo ritorno degli Hogs (una costante per tutta la partita), l’attacco degli ospiti non riesce a prendere ritmo ed è costretto ad uscire subito dal campo, anche a causa di un bellissimo placcaggio di Gabriele Ballerini sul RB Sha-Ron Edwards (non un fattore in questa partita) ancor prima della linea di scrimmage. Il punt perfetto viene fermato ad un passo dal touchback, in sostanza c’è un intero campo da attraversare prima di raggiungere la linea di meta avversaria. Rocky si mette al lavoro, coinvolge prima McGrath che con due ricezioni porta la palla sino alla metacampo, la seconda delle quali è un autentico numero circense in mezzo alla doppia marcatura di Berry e Huffman. Poi è il turno di Gordon, ma il vero capolavoro lo compie Carlo Fanini: il defensiveback, che stante le defezioni di cui sopra, viene spesso impiegato anche in attacco, si rende protagonista dell’azione della partita, ricevendo una palla ad una ventina di yard dalla linea di meta, che poi raggiunge dopo aver rotto 2 placcaggi e slalomeggiato vicino alla sideline. Leonardi non fallisce l’extra point successivo e consegna alla difesa 13 punti di vantaggio con ancora 5 minuti da giocare nel terzo periodo.

I punti diventano 16 proprio in apertura di quarto periodo con un bel calcio di Leonardi, per nulla facile, che invece si infila senza nessun problema. In nessuna delle 3 serie offensive avete a disposizione negli ultimi 15 minuti di gioco, Lazzaretti e soci riescono a conquistare un primo down. La difesa guidata dal defensive coordinator Giorgio Gerbaldi non concede nemmeno la speranza di un tentativo di rimonta, mentre in attacco ancora Fanini, grazie ad una bella ricezione seguita da un salto (letterale) dell’avversario proteso nel tentativo di placcarlo, porta i suoi in posizione “di sparo” ed è ancora Leonardi a mettere altri 3 punti sul tabellone.

Sul 19-0 entrano le seconde linee, con l’impiego, tra gli altri, di Filippo Lombardi, offensive lineman, classe 1996.

Vendicata quindi la sconfitta della prima giornata, ora gli Energy Building Dolphins Ancona pareggiano anche la situazione tra partite vinte e partite perse (3-3) e si issano momentaneamente al secondo posto del girone B, proprio ai danni degli Hogs di Reggio Emilia, in attesa delle ultime due partite, la prima delle quali, già sabato prossimo, ancora in casa, contro i primi della division, i Warriors Bologna.

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