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Il momento di Tua: la preview di Los Angeles Rams@Miami Dolphins

Nella sfida in casa contro i Los Angeles Rams debutterà da titolare Tua Tagovailoa, l’atteso QB matricola dei Miami Dolphins


Siamo pronti. Sono oltre 6 mesi che attendiamo questo momento. Da quando, nella notte italiana dello scorso 23 aprile, i Miami Dolphins selezionarono all’inedito draft virtuale, con la quinta scelta assoluta, il QB degli Alabama Crimson Tide, Tuanigamanuolepola Tagovailoa.

Una data segnata in rosso

La settimana scorsa i Dolphins non hanno giocato. Il loro turno di riposo è stato anticipato di un mesetto alla week 7 (doveva cadere in week 11) a causa dei cambiamenti di calendario causati dall’emergenza sanitaria. Forse approfittando di questa pausa, assieme al fatto di essere riuscito a vedere il QB con il numero 1 in azione nella non-partita, come ho preso a definirla, contro i New York Jets, Brian Flores ha preso, un paio di giorni dopo la vittoria mai in discussione con i rivali divisionali della Grande Mela, la decisione di nominare starter la matricola.

Dunque ora è ufficiale: i Dolphins sono la squadra di Tua. Ovviamente, aver optato per un cambio di QB in un momento positivo come quello che sta attraversando la franchigia, la quale cavalca una striscia di 2 vittorie consecutive, ha un pò stupito. in fin dei conti, Ryan Fitzpatrick non stava giocando male. Certo, non era il più brillante nella lega, eppure aveva guidato i suoi a due importanti W. Naturalmente non era un segreto per nessuno che Fitz stesse tenendo il posto caldo a Tagovailoa, eppure davvero in pochi si sarebbero attesi che il cambio sarebbe giunto proprio in questo momento.

Tua Tagovailoa e Preston Williams

Tua Tagovailoa e Preston Williams, ci si aspetta moltissimo da questa coppia. Foto: neutralzoneinfraction.com su concessione dei Miami Dolphins.

Ad ogni modo, si tratta di una decisione presa. Lo staff ha stabilito che sia giunto il tempo della matricola e dunque quella data segnata il rosso sui nostri calendari in aprile – la prima da titolare per l’hawaiano – sta per arrivare. Inutile dire quanta attesa ci sia per questa partita. L’ingaggio del QB ha generato un’atmosfera elettrizzante a Miami, tutti si aspettano moltissimo da lui (forse persino troppo) e sono in trepidante attesa della sfida. Chissà se saranno curiosi di vedere il rookie all’opera anche gli avversari di questo match: i Los Angeles Rams.

A beautiful mind, anzi… two

Ron Howard e i fan del suo capolavoro cinematografico datato 2001 mi perdoneranno il titolo di questo paragrafo ma è un ottimo modo per introdurre alle carriere parallele dei due capoallenatori. Non è infatti passato molto tempo da quando Flores e Sean McVay erano due promettenti coordinatori – difensivo a New England il primo e offensivo a Washington il secondo – dinnanzi ai quali si prospettava un brillante futuro da head coach.

Infatti nel 2017 McVay fu messo sotto contratto dai Rams e affrontò faccia a faccia, nel Super Bowl di Atlanta dell’anno successivo, proprio quei Patriots i cui schemi difensivi erano chiamati da Flores. Fu l’attuale allenatore dei Fins ad avere la meglio, come probabilmente ricorderete, in una gara tattica e non troppo spettacolare e il giorno dopo quel trionfo, salì su un aereo con destinazione Miami.

Ma non è tanto la storia passata dei due che c’interessa, quando quella che scriveranno domani all’Hard Rock Stadium. Flores e il suo coordinatore difensivo, Josh Boyer, sono alla guida della terza migliore scoring defense della NFL. McVay e il suo coordinatore offensivo Kevin O’Connell, hanno assemblato un buon attacco – probabilmente non la migliore formazione del giovane capo allenatore, artefice di una offense che è stata la prima e seconda per punti segnati nella NFL in tempi recenti – coadiuvato da una difesa che spaventa, come vedremo tra poco.

“Sono davvero bravi a mischiare una gran varietà di formazioni, principi di copertura e strutture, tanto da rendere davvero difficile la preparazione contro di loro. Giocano con grinta, fisicità e hanno grandi giocatori.” Ha detto McVay alla stampa. Non che i suoi siano da meno.

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Un caloroso benvenuto

I nomi da tenere d’occhio nell’attacco Rams sono quelli del QB Jared Goff, non certo una superstar ma ottimo QB di sistema, dei suoi 2 principali ricevitori, Cooper Kupp e Robert Woods, e del sensazionale RB Darrell Henderson. Il classe ’97 doveva fare la riserva al rookie Cam Akers in questa stagione, dopo la partenza di Todd Gurley per Atlanta. Però Akers si è infortunato e Henderson è esploso. Il RB ha già corso per 412 yards, con una media di 4.7 per portata che è davvero poco trascurabile. Parte del merito va chiaramente alla sua linea, la settima in classifica tra le migliori nel bloccaggio sulle corse, secondo quanto riporta l’attendibile sito Pro Football Focus. L’ancora di tale linea, naturalmente, è Andrew Whitworth. Tredicesimo anno da professionista, quarto con i Rams, due volte All-Pro e quattro al Pro Bowl. Una garanzia per i suoi compagni. “Parliamo di un veterano esperto. È un professionista. Non commette molti errori.” Ha affermato, lapidario, l’allenatore della linea difensiva di Miami, Marion Hobby. Questo attacco dovrà vederselo con un tandem di CB composto da Byron Jones e Xavien Howard; le voci di una sua possibile trade trapelate in settimana sono state immediatamente messe a tacere dai Dolphins. Contro i due si è lanciato per 22 volte dalla week 5 in poi, dopo il rientro di Jones da un fastidioso infortunio all’inguine. Il dato statistico di questi passaggi è un bollettino di guerra: soltanto 6 ricezioni concesse per neanche 70 yards; due intercetti; tre passaggi incompleti e un passer rating del QB avversario di 2.7.

Anche dall’altra parte, però, c’è una difesa niente male, la quale, sicuramente, vorrà dare a Tua un caloroso benvenuto nella NFL. Giocatori come Michael Brockers, Leonard Floyd, Jalen Ramsey e soprattutto quell’iradiddio che risponde al nome di Aaron Donald non sono famosi per scambiarsi convenevoli con i QB avversari. Il matchup tra la parte interna della linea difensiva dei Rams e l’interior three della linea offensiva Dolphins sarà probabilmente quello che deciderà la sfida. Alla coppia di flagelli Donald e Brockers dovranno pensare le due guardie Ereck Flowers e Solomon Kindley, oltre al centro Ted Karras. La partita di domani sarà un grande test per questo trio e, qualora non dovessero superarlo, Tagovailoa potrebbe ricordarsi del suo debutto per il motivo sbagliato.

Non sarà della partita il lineman rookie Austin Jackson, uno dei migliori Dolphins ad inizio stagione. A detta di Flores, il suo recupero procede bene.

Batterie ricaricate

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Mike Gesicki, DeVante Parker e Matt Breida esultano dopo un TD del TE che deve tornare a segnare dopo un paio di settimane in cui non è andato a punti. Foto: capperpicks.com

La bye week ha dei vantaggi ma anche degli svantaggi. In questa stagione, le franchigie dopo il turno di riposo hanno un record combinato di 6-4. L’anno scorso, la statistica si è attestata sul 14-22 (playoff inclusi). Dal 2003 ad oggi, i Fins sono 8-9 dopo il bye.

Ma appunto, ci sono anche dei vantaggi. “Abbiamo avuto modo di riflettere sull’inizio di stagione. Abbiamo preso una pausa dal football, riposandoci e dedicando tempo alle nostre famiglie.” Ha detto Flores ai media. “Quando esci dalle strutture di allenamento e ti allontani per qualche giorno dal football, rientri in condizioni migliori, con molta più energia. Non a caso mercoledì abbiamo avuto una delle nostre migliori sessioni di allenamento.” Ha aggiunto Jesse Davis, tackle offensivo e veterano di squadra.  C’è anche però chi sostiene il contrario. “Mi ha messo fame vedere gli altri che giocavano mentre noi no. Mi ha motivato e ispirato osservare gli avversari. Sono gasato di essere nuovamente qui con i ragazzi.” Queste parole sono naturalmente di Myles Gaskin, il RB secondo anno che sta mettendo assieme ottime prestazioni.

Le chiavi della sfida

Il match di domani non si preannuncia affatto facile. I Rams sono 5 – 2 e arrivano da una convincente prova, nello scorso Monday Night Football, contro i Chicago Bears. I Fins sono 3-3 e arrivano dal turno di riposo che ha seguito la partita di allenamento in divisa contro i Jets. Miami gioca con l’incognita Tua: QB dal talento cristallino, unico mancino tra i timonieri attivi nella lega. Il suo CV è pazzesco ma la sua esperienza inesistente. Tagovailoa dovrà impegnarsi per mantenere i suoi costantemente oltre la catena. Dovrà accodare play positivi, dimostrando padronanza del playbook e chiamando all’occorrenza l’audible necessario a trarre in inganno la difesa. È lecito attendersi che il coordinatore offensivo Chan Gailey agevoli il QB mischiando corse, passaggi rapidi e lo schema che probabilmente diverrà il marchio di fabbrica dell’attacco di Tua: l’RPO. L’acronimo sta per run-play option e indica un gioco ove il QB deve essere in grado di leggere la difesa e decidere se passare la palla o stringerla tra le braccia e correre con essa. Tagovailoa era un maestro di questi schemi al college. I Rams hanno già al loro attivo 24 sacks, facile bottino per il bucaniere Donald; se si mette in campo un attacco monodimensionale, si è destinati a fallire contro questi mastini.

La seconda chiave, infatti, sarà proprio quella di limitare il numero 99 e i suoi compagni. A me scriverlo non costa nulla, riuscire a farlo sul campo è però ben diverso. Di quanti giocatori ho bisogno per arginare Donald? Questa è di solito la prima domanda che ci si pone nelle stanze ove si incontrano gli attacchi che devono pianificare una sfida con Aaron il terribile. Forte, veloce e con gli occhi costantemente sull’ovale, il numero 99 non ha autografato un contratto da 135 milioni perché i Rams sono magnanimi e generosi, bensì perché si merita ogni centesimo. Non so se Donald sia il migliore difensore nella lega – questo è opinabile – ma quel che è certo è che meglio di lui non ce ne sono tanti. Limitarlo è una priorità assoluta ma attenzione a non concentrarsi solo su di lui, perché ci sono anche i suoi compagni di merende a dargli una mano. Ogni terzo e lungo corre il rischio di essere una litania funebre contro questa difesa, dunque Gailey e Tua dovranno dare il massimo in ogni primo e secondo tentativo.

Le difese sono più soggette a stanchezza dei loro compagni in attacco, solitamente. Dunque tenere Tagovailoa in campo a lungo, oltre a dargli confidenza, sarebbe utilissimo per scaricare i più minacciosi difensori Rams. Quale modo migliore di ottenere questo risultato che togliendo la palla di mano a Goff? Il QB è molto preciso all’interno del sistema di gioco di McVay e sbaglia poco. Di fronte a lui però ci sarà il difensore con il maggior numero di intercetti nella NFL: Xavien Howard, oltre al suo nuovo compare Byron Jones.

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Jared Goff come ci auguriamo di vederlo domani. Foto: oddschecker.com

Da non perdere poi sarà la sfida tra quelli che sono, con ogni probabilità, i due migliori punter di lega: Matt Haack e il suo omologo a Los Angeles, Johnny Hekker. Lo special team non riscuote quasi mai il successo che meriterebbe, da parte del pubblico, eppure molto spesso è proprio questa formazione che decide le sfide, in bene e in male. Dal momento che il calendario pone di fronte questi due specialisti assoluti, sarà il caso di prestare attenzione anche alla loro performance.

Attendiamo questa partita da due settimane, principalmente per la grande curiosità di vedere all’opera il QB Tua Tagovailoa. Se chi mi legge simpatizza per i Dolphins, e se è arrivato fino a questa riga è sicuramente perché lo fa, allora ha un appuntamento davvero importante domani alle 19. Da questa partita potrebbe veramente dipendere il futuro prossimo, e non solo, della franchigia. Gran parte di questo futuro passa dal braccio sinistro di Tua; non sarebbe certo carino dar buca al destino al primo appuntamento. Forza Dolphins.

Il video di Halloween dei Miami Dolphins e dello sponsor audio della NFL, in vista delle prossime sfide.

 

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