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Grizzlies primi finalisti u18

Con il risultato di 30-6 i Grizzlies si aggiudicano la semifinale di Torino e volano in finale, di  nuovo al Vigorelli, per difendere il proprio titolo di campioni d’Italia uscenti nella categoria under 18. Il risultato finale è impietoso nei confronti dei padroni di casa, che avrebbero meritato sicuramente qualcosa in più, ma la serata […]


Con il risultato di 30-6 i Grizzlies si aggiudicano la semifinale di Torino e volano in finale, di  nuovo al Vigorelli, per difendere il proprio titolo di campioni d’Italia uscenti nella categoria under 18. Il risultato finale è impietoso nei confronti dei padroni di casa, che avrebbero meritato sicuramente qualcosa in più, ma la serata no dei propri ricevitori ha limitato l’offense torinese impedendole di girare la partita in proprio favore in alcuni momenti importanti. Ma il football è anche questo e non si può certo dire che i Grizzlies non abbiano più che meritato questa vittoria grazie ad una maggiore convinzione e ad una grande varietà di soluzioni offensive.

Il primo possesso era dei padroni di casa, eran o però gli ospiti a rendersi per primi pericolosi arrivando, grazie ad una screen pass di Richard per Crevatin, sulle 17 avversarie; ma prima un holding offensivo quindi il sack del giaguaro Cacciolatto allontanavano la minaccia. La difesa capitolina pareggiava subito il conto dei sack, grazie ad un blitz ben riuscito di Fraternale e la partita sembrava rimanere sotto il controllo delle rispettive difese infiammandosi solo grazie al fuoriclasse torinese Mamaliga che segnava con  un ritorno di punt da 46 yards, ma l’azione era viziata da un iniziale blocco illegale di un proprio compagno di squadra. I Giaguari ce la mettevano tutta per andare a punti nel più breve tempo possibile ma un perfetto pass di Ligotti per Maiolo, pescato libero sulla linea delle 35 yards avversarie, non veniva trattenuto dal ricevitore torinese. I romani ringraziavano e nel successivo drive dapprima arrivavano sino alle 9 yards, grazie ad una corsa di Bruno e ad un riuscitissimo screen pass su Crevatin, poi ancora con una corsa di Crevatin da 4 yards ed una spettacolare ricezione di Cinque ad un a mano arrivavano a giocare a pochi centimetri dalla goal line avversaria dove il QB Richard entrava in end zone con una corsa centrale portando lo score sul 6-0 per i romani; la successiva trasformazione da un punto si trasformava in un’azione rocambolesca: il calcio di Cunningham partiva basso fra le gambe di compagni dei compagni di squadra, veniva toccato da un avversario e finiva in end zone dove Caponera era il più lesto a ricoprire l’ovale regalando 2 punti alla proproia squadra; punteggio, quindi, 8-0 per gli ospiti a circa due minuti dalla prima inversione di campo. Il secondo quarto iniziava con i Giaguari in attacco ma la difesa dei Grizzlies controllava bene la reazione dei padroni di casa che di nuovo graziavano gli ospiti non trattenendo una “bomba” ben indirizzata da Ligotti sulla linea delle 20 yards avversarie. A metà del secondo quarto arrivava la segnatura dei Giaguari che capitalizzavano il primo turnover dei romani, fumble causato da una option mal eseguita con un pass da 11 yards di Ligotti per Mamaliga; il tentativo da 2 punti, che valeva il pareggio, veniva intercettato dal linebacker Loreti e lo score si fermava così sul punteggio di 8-6 per gli ospiti. Un possesso per ciascun attacco e si arrivava ad 1’28 dal riposo con l’orso Talarico che intercettava Ligotti sulle proprie 25 yards. Le corse di Crevatin e Richard e due interferenze difensive permettevano ai romani di arrivare sulla linea delle 26 yards avversarie; a soli 7” dalla fine Richard pescava Cappelletti, lungo la sideline di sinistra, che andava in touch down; sulla successiva trasformazione Cunningham si liberava in end zone ricevendo un perfetto lancio di Richard per il 16-6 con il quale si andava al riposo.

Al rientro dagli spogliatoi erano i romani ad usufruire del primo possesso e, grazie all’ottimo ritorno di kick off  di Sciarra, giocavano il loro primo drive sulle 39 dei Giaguari; due primi down consecutivi su corse di Richard portavano i romani a sole 15 yards dalla goal line avversaria, ma la difesa torinese reggeva bene e vanificava un quarto down degli ospiti riprendendo palla; il possesso dei Giaguari non sortiva effetto ed i torinesi erano costretti a calciare un punt che portava i Grizzlies a ripartire dalla linea di metà campo. I romani si affidavano alle corse di Crevatin ed avanzavano, grazie ad un fallo personale di un difensore torinese, fino alle 26 yards dove Richard, con un lancio corto sulla propria destra, pescava il tight end Cinque che, mettendoci del suo, andava a realizzare il terzo touch down per la propria squadra; l’ennesimo extra point da due punti, questa volta con una reverse di Cappelletti, permetteva agli ospiti di allungare ulteriormente arrivando sul 24-6. A circa 4 minuti dalla fine del quarto si assisteva alla reazione dei Giaguari che dapprima con una screen pass di Ligotti su El Omari, poi con un pass dello stesso regista piemontese per Lupo arrivavano sino alle 27 yards degli ospiti; ma la difesa romana prima limitava le sortite avversarie quindi metteva a segno un prezioso sack, grazie a Cardarelli, su un quarto tentativo dei padroni di casa, Entrambe le difese permettevano agli avversari guadagni limitati per il restante terzo e sino alla metà dell’ultimo quarto quando il running back romano Sciarra, sfruttando al meglio i blocchi dei propri uomini di linea, tagliava in due la difesa torinese trasformando una corsa centrale da poche yards in una galoppata da 27 yards che portava, in virtù del fallito extra point su azione successivo, i Grizzlies sul 30-6. Ad un minuto e 15 secondi dalla fine i Giaguari avevano la possibilità di rendere meno ampio il margine, recuperando un fumble di Caponera, ma la secondaria dei romani faceva buona guardia e riusciva a far esaurire il tempo senza subire segnature.

“Troppe le persone da ringraziare” sostiene il presidente degli orsi Cicinelli “per questa terza finale consecutiva in dodici mesi: dall’head coach Giannelli, capace di far ripartire un nuovo ciclo e farlo diventare vincente in soli due mesi, ai bravissimi allenatori dell’offense, il coordinator Vismara ed i suoi assistenti Cestari e Gramigna, che hanno messo in piedi un sistema offensivo efficace e spettacolare sfruttando al massimo le potenzialità del gruppo; senza dimenticare i seniores Cardarelli, Lolli e Fabiani, messisi a disposizione della società per aiutare i propri fratelli minori. Un ringraziamento particolare va a Diego Ianniello, offensive coordinator campione d’Italia lo scorso anno e quest’anno allenatore delle nuove leve, senza il cui lavoro negli anni passati, oltre che di inserimento dei rookies nelle ultime settimane, questo risultato non sarebbe potuto arrivare”. “Una soddisfazione immensa” per l’head coach Giannelli “per un risultato arrivato inaspettatamente nella stagione in cui avremmo dovuto iniziare un nuovo ciclo. Tra gli artefici di questa vittoria non posso non menzionare i capitani Crevatin, Loreti e Richard, veterani di questa rappresentativa e veri trascinatori in campo e fuori. Lo stesso linebacker Loreti ed il tackle Piccinni, entrambi in condizioni fisiche precarie, hanno stretto i denti ignorando il dolore e fornendo una prestazione maiuscola, grazie anche al rientrante Caponera che in linea ha fatto la differenza. In attacco, poi, la prestazione di Cinque, recuperato miracolosamente da un infortunio alla caviglia subito per un incidente motociclistico lo scorso lunedì, ha dell’incredibile; e poi c’è Sciarra, che con la sua ormai proverbiale “tigna” riesce a regalare alla squadra preziosi guadagni di terreno nei momenti giusti”.

Ai Grizzlies, ora, non resta che aspettare il risultato dell’altro incontro di semifinale che si giocherà domani a Milano: saranno di nuovo i Seamen, a dodici mesi dalla finale dello scorso anno, gli avversari dei romani domenica prossima al Vigorelli, oppure i cugini Marines nell’ennesimo derby stagionale? In entrambi i casi saranno tanti i motivi che renderanno appassionante quest’ultima sfida per gli orsetti della capitale.

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