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Wild card per i Grizzlies

Bisogna risalire all’ormai lontanissimo 1986 per trovare una vittoria dei Grizzlies, in casa degli Angels, in un campionato senior: anche quest’anno, infatti, i capitolini escono sconfitti dalla trasferta pesarese chiudendo la regular season con il record di 6 vittorie e 2 sconfitte, valida per la qualificazione ai playoff ma partendo dalle wild card. Partono subito […]


Bisogna risalire all’ormai lontanissimo 1986 per trovare una vittoria dei Grizzlies, in casa degli Angels, in un campionato senior: anche quest’anno, infatti, i capitolini escono sconfitti dalla trasferta pesarese chiudendo la regular season con il record di 6 vittorie e 2 sconfitte, valida per la qualificazione ai playoff ma partendo dalle wild card.

Partono subito bene i padroni di casa arrivando, grazie ad una ricezione di Frazzetto che taglia in due la difesa romana, a 5 yards dalla goal line; i capitolini riescono però a limitare i danni cedendo solo al field goal di Costantini che porta lo score sul 3-0. L’offense capitolina non riesce ad entrare subito a regime ed è costretta a riconsegnare palla ai pesaresi che, ben diretti dal giovane Terenzi in cabina di regia, guadagnano terreno grazie alle ricezioni di Frazzetto e Bianchini; ma è grazie ad una interferenza difensiva allo scadere del primo quarto di gioco, apparsa discutibile dalla sideline degli ospiti, che i padroni di casa arrivano sulle  11 yards avversarie; sull’inversione di campo è ancora Terenzi a colpire lanciando su Frazzetto libero in end zone che, grazie al calcio di Costantini fra i pali, porta il parziale sul 9-0. Si riscuotono i romani e, nel drive successivo, il running back Pinelli semina scompiglio nella difesa pesarese trascinando i suoi fino alla linea di metà campo dove, con una corsa di 45 yards, va a siglare accorciando le distanze, grazie all’extra point di Bianco, sul 9-7.

A questo punto la partita sembra sfuggire di mano alla crew arbitrale contestata dalla sideline degli ospiti per una serie di decisioni giudicate eccessivamente penalizzanti: gli animi si scaldano tanto che Luciano Faccini, coach delle linee di difesa, viene colto da malore richiedendo l’intervento dell’ambulanza. La pausa necessaria per attendere il rientro della stessa sembra favorire la distensione e la partita riprende con gli Angels stoppati dalla difesa dei Grizzlies sulle proprie 26 yards. I capitolini tentano di arrivare al sorpasso prima del riposo ma l’ultimo lancio di Ianniello, con soli 2” sul cronometro, cade incompleto.

Ad inizio terzo quarto è subito efficace la difesa di casa che blocca il primo possesso dei Grizzlies consentendo alla propria offense di andare subito in touchdown, grazie ad una corsa di 46 yards di Silot Paian; la trasformazione di Costantini è buona e lo score si attesta sul 16-7. Ma gli orsi non ci stanno e prima con una “bomba” di Ianniello per Bianco arrivano sulle 33 avversarie, poi realizzano grazie ad uno screen pass da manuale su Tancioni che, grazie alla trasformazione di Bianco, porta il punteggio sul 16-14. Sul successivo possesso gli Angels sembrano in grado di allungare di nuovo arrivando fino alle 16 avversarie, grazie a due falli successivi della difesa ospite per un totale di 25 yards, ma l’ intercetto di Tirelli in end zone riconsegna l’ovale alla propria offense che, allo scadere del quarto, arriva sulle 11 avversarie grazie ad un lungo lancio di Ianniello per Bertocchini. L’attacco romano, costretto a rinunciare a Pinelli per un infortunio muscolare, riesce a raggranellare solo 3 yards nei primi tre tentativi ed è costretto a tentare il field goal: lo snap è perfetto, il calcio di Bianco è potente ma impreciso. Mancato di un soffio il sorpasso i Grizzlies subiscono l’allungo dei padroni di casa che, sfruttando alla perfezione le corse del talentuoso Silot Paian sul lato del campo lasciato sguarnito dalla precedente espulsione di Lolli, chiudono la partita con un touchdown del cubano che porta il risultato sul definitivo 22-14.

Rassicurati per le notizie sullo stato di salute di Luciano Faccini, provenienti dal vicino ospedale, il coaching staff capitolino si riunisce per analizzare a caldo l’andamento della partita: inutile nascondere la delusione per lo svolgimento dell’incontro: al di là del risultato, che comunque consentirà ai capitolini di dire la loro anche partendo dalle wild card, motivi di preoccupazione sono gli infortuni di alcuni giocatori in ruoli chiave e l’ennesima partita chiusa con un pesante passivo in termini di yards per falli.

Nonostante tutto la dirigenza è fiduciosa nelle possibilità dei propri allenatori e dei propri ragazzi ed è convinta che già dal prossimo 2 giugno, data in cui affronterà il primo turno di playoff fra le mura amiche del Paolo Rosi, sapranno prontamente riscattarsi.

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